Dopo le due vittorie contro Samp e Crotone, il Bologna rientra dalla sosta con una sconfitta. Al Dall’Ara finisce 0-1 in favore dell’Inter capolista, vittoriosa per l’ottavo match consecutivo. Ai nerazzurri è bastata la ventesima rete in campionato di Romelu Lukaku, alla mezz’ora del primo tempo, per portare a casa i tre punti.
Rispetto alla sfida dello Scida di due settimane fa, Sinisa Mihajovic ne cambia quattro: in porta fiducia Ravaglia data la positività al COVID-19 di Skorupski, in mezzo Schouten ritrova una maglia da titolare con Svanberg in panchina, in attacco Skov Olsen la spunta su Orsolini e Sansone ritorna dal1’ a sinistra, con Barrow centroavanti vista la squalifica di Palacio.
La gara si apre su ritmi non altissimi, con un Bologna più propositivo e con un’Inter attendista e disposta in fase di non possesso con un solido 5-4-1. Il diktat della squadra di Antonio Conte è chiaro: non lasciare grandi spazi alla prima manovra rossoblù e sfruttare al meglio le occasioni a disposizione. All’8’ Lukaku scambia con Lautaro e calcia dal limite, ma la conclusione dell’attaccante è centrale e comoda per Ravaglia. Dopo un minuto rispondono i felsinei grazie a una bella combinazione tra Skov Olsen e Soriano, con il numero 21 che da dentro l’area sulla destra riesce a scavalcare Handanovic e mettere in mezzo: nessun compagno però concretizza il suggerimento del centrocampista italo-tedesco. Al 17’ Eriksen ci prova su punizione da distanza ragguardevole, la palla termina di poco a lato. Segue una fase interlocutoria del match, con nessuna delle due squadre in grado di prevalere sull’altra per dominio di gioco o per occasioni da rete. Al 31’ però è l’Inter a passare in vantaggio. Young sulla sinistra premia l’inserimento lungo di Bastoni, il quale dal fondo mette un cross perfetto in mezzo all’area, dove la torre Lukaku stacca di testa: Ravaglia salva e devia sul palo ma sulla ribattuta è l’attaccante belga ad arrivare per primo e a sbloccare il match. Al 34’ Sinisa è costretto a giocarsi subito il primo cambio: fuori Tomiyasu per un problema muscolare, dentro De Silvestri a destra. La squadra di Conte, ringalluzzita dal vantaggio, nei minuti successivi crea e si stabilisce con più intensità nella metà campo felsinea. I neroazzurri sfiorano il raddoppio da corner con Ranocchia al 35’ e poi arrivano alla conclusione in altre due occasioni, prima con Lautaro e poi con Barella, senza però calciare nello specchio. Il Bologna nel finale di tempo riemerge, prima impegnando Handanovic con un tiro da fuori di Schouten e poi sciupando con Soriano quella che forse è la più grande occasione del match. Il fantasista di casa non riesce a trovare la porta da dentro l’area piccola, sparando alto su cross da corner di Sansone. Si va così all’intervallo sullo 0-1.
Nella ripresa i felsinei entrano con grinta e sembrano essere più vivaci in attacco, a dispetto di una prima parte di partita, dove forse era mancato un po’ di mordente davanti. Al 47’ Sansone da dentro l’area non riesce a inquadrare la porta, dopo una buona assistenza di Soriano dalla sinistra. L’Inter però non sta a guardare e al 50’ Lautaro dai venti metri colpisce il palo con una conclusione precisa e potente di destro. I rossoblù non demordono e attaccano, ma continuano a faticare nel produrre nitide occasioni da gol. Al 64’ De Silvestri dalla destra scodella in mezzo, dove Sansone in mezza girata calcia potente ma non angolato: Handanovic blocca. Al 69’ fuori Sansone e Dominguez, dentro Vignato e Svanberg. Passano pochi secondi ed è proprio lo svedese appena entrato ad avere sul sinistro il pallone del pari, ma da dentro l’area il numero 32 calcia male e spedisce la sfera alle stelle. I felsinei ci credono e all’80’ entrano anche Orsolini e Juwara, al posto di Skov Olsen e Dijks. Sinisa passa così a un più offensivo 3-4-1-2, con Vignato e Juwara esterni “a tutta fascia” econ Soriano trequartista dietro al tandem d’attacco Barrow-Orsolini. Negli ultimi minuti il Bologna ci prova e sente vicino il gol del pari, ma tutti i palloni verso la porta nerazzurra vengono intercettati e murati dalla solida retroguardia di Conte.
Arriva così una sconfitta, ingiusta se si guardano le occasioni create e il gioco espresso, ma dall’altra parte la capolista Inter ha dimostrato ancora una volta la grande sicurezza difensiva e il senso cinico offensivo, rappresentato perfettamente nella figura del bomber Lukaku, vero trascinatore dei neroazzurri. Domenica ci aspetta la Roma all’Olimpico, dove bisognerà riscattare la brutta prestazione dell’andata.
Foto Bologna Fc 1909