Al Dall’Ara finisce 0-2 per il Genoa, la formazione di Davide Ballardini conquista così i tre punti e l’aritmetica salvezza per la prossima stagione. Aritmetica che arriva anche per il Bologna, nonostante la sconfitta interna. Nel primo tempo il grifone passa in vantaggio con uno splendido tiro da fuori area di Davide Zappacosta e, dopo aver tenuto inviolata la porta di Perin dalle sfuriate dei padroni di casa, raddoppia all’ora di gioco con il penalty trasformato da Gianluca Scamacca.
Rispetto alla sfida di Udine Sinisa Mihajlovic conferma otto undicesimi di formazione: tra i pali a sorpresa torna Ravaglia, a centrocampo c’è Svanberg assieme a Schouten, con Soriano trequartista al posto di Vignato. In avanti Orsolini parte dal primo minuto con Skov Olsen in panchina.
Il primo tempo si apre su buoni ritmi, al 5’ è il Genoa a rendersi pericoloso con una bella percussione e tiro di Shomurodov che però non angola la conclusione e calcia centralmente. All’11’ il Bologna risponde con una chance clamorosa per Tomiyasu che, da dentro l’area piccola su tiro svirgolato di Danilo, calcia a lato. Passano due minuti e la formazione di Ballardini passa in vantaggio: Badelj sventaglia dalla destra sulla sinistra per Zappacosta che, dopo aver puntato Tomiyasu, si accentra e dal limite dell’area fa partire un destro imprendibile che termina la sua corsa all’incrocio dei pali alla sinistra dell’incolpevole Ravaglia. I rossoblù di casa non ci stanno e provano a replicare attaccando a testa bassa. Al 18’ Orsolini di testa da punizione di Barrow impegna severamente Perin che però è reattivo nel mettere in corner. Al 20’ è ancora Zappacosta a rendersi pericoloso: questa volta però la sua conclusione sul primo palo trova Ravaglia vigile nel sventare il pericolo. Nel giro di pochi minuti poi il Bologna si presenta pericolosamente dentro l’area in tre occasioni: la prima con Orsolini che colpisce il portiere genoano in uscita, le altre di Palacio e Barrow che da ottima posizione non trovano la porta. La gara è bella e con continui ribaltoni da una parte all’altra. Alla mezz’ora Scamacca, arrivato dentro l’area di rigore, prova a battere il portiere felsineo con uno “scavetto”, ma il suo pallone termina di poco fuori. Al 37’ Palacio servito da Orsolini ha un’altra buona occasione dentro l’area piccola, ma all’ultimo Behrami è provvidenziale nel chiudere.
La ripresa si apre nuovamente con il Bologna all’attacco ma, rispetto alle tante occasioni da gol create nei primi 45’, i felsinei faticano di più ad entrare dentro l’area ligure. Al 54’ Soriano viene liberato al tiro da fuori area, ma la sua conclusione termina di poco fuori. Al 60’ la partita prende una piega decisiva: da un corner per gli ospiti Danilo colpisce il pallone di mano, regalando così un calcio di rigore al Genoa. Al 62’ dal dischetto Scamacca non sbaglia e segna il 2-0. Mihajlovic allora prova a mischiare le carte: fuori Dijks e Orsolini, dentro Vignato e Skov Olsen, con conseguente passaggio ad un più offensivo 3-4-1-2, con i due nuovi entrati “a tutta fascia” sulle due corsie laterali. Nonostante le sostituzioni, la partita cala di ritmo e d’intensità: il Bologna prova a creare occasioni da rete ma la formazione di Ballardini si copre con ordine e concentrazione. Al 70’ Sinisa manda in campo anche Sansone per Svanberg, abbassando così nei due in mezzo Soriano. All’80’ Skov Olsen ha sul mancino la palla per riaprire la gara ma, da dentro l’area, calcia debolmente e centrale. Il Genoa all’83’ sfiora il tris con Pjaca che, da dentro l’area di rigore su imbucata di Zajic, calcia sul primo palo dove Ravaglia si fa trovare presente. All’88’, a partita già ormai virtualmente conclusa, dentro anche Urbanski e Amey, rispettivamente classe 2004 e 2005, al posto di Soriano e Tomiyasu.
Wisdom Amey, in virtù del suo esordio in Serie A in questi minuti finali, batte il record di Amadeo Amadei e di Pietro Pellegri come esordiente più giovane del campionato, a 15 anni e 274 giorni.
A parte il bel dato statistico però, la serata del dall’Ara sottolinea ancora una volta le criticità di questo Bologna: poco pungente e concreto in attacco e, nonostante le ottime occasioni create, sono mancati i gol per portare a casa un match sulla carta abbordabile. La sconfitta contro il Genoa brucia, ma fortunatamente si può ancora chiudere con il sorriso: lunedì a Verona ci sarà la possibilità di rifarsi, dopo questa prestazione sicuramente non positiva contro una squadra inferiore dal punto di vista tecnico.
Foto Bologna Fc 1909