Al Maradona finisce 3-0 per il Napoli che facilmente e senza faticare troppo stende un Bologna poco propositivo. Le reti portano la firma di Fabian Ruiz e Insigne su rigore nel primo tempo e, nella ripresa, il tris sempre dal dischetto di Insigne.
Sinisa Mihajlovic stupisce tutti rispetto alle aspettative del pre-partita. L’allenatore serbo cambia tre uomini rispetto alla sfida contro il Milan, di cui due obbligati (Soumaoro e Soriano squalificati) ed Arnautovic indisponibile; al loro posto in campo scendono Mbaye, Vignato e Orsolini. Il modulo scelto di fatto non cambia, ma gli interpreti si, con Skorupski in porta; De Silvestri, Medel e Theate dietro, Hickey e Mbaye sulle fasce con Dominguez, Svanberg e Vignato in mezzo; davanti invece l’attacco è composto da Orsolini e Barrow.
Luciano Spalletti schiera invece l’undici titolare per i padroni di casa, con il solo Elmas al posto di Zielinski e con Lozano dal primo minuto che vince il ballottaggio a destra su Politano.
Il primo tempo si apre con i rossoblù che partono meglio nei primi minuti di gara, infatti gli ospiti riescono a palleggiare con qualità nella metà campo partenopea seppur senza tiri verso lo specchio. La prima conclusione in porta del match è di Mario Rui, il quale però dal limite non infastidisce Skorupski che blocca. Al 15’ invece i partenopei sprecano con Insigne che, liberato in contropiede davanti al portiere felsineo, colpisce debolmente in porta e Medel chiude in corner. Il Napoli però trova comunque il vantaggio pochi istanti dopo: il Bologna perde il pallone nei propri 25 metri e Fabian Ruiz con un mancino precisissimo spedisce il pallone all’incrocio dei pali dal limite dell’area. Al 18’ è 1-0. La partita, nonostante il vantaggio dei padroni di casa, non si accende e i ritmi bassi permettono ai rossoblù di restare in partita, con la formazione di Sinisa in grado si di mantenere il possesso ma non di concludere verso la porta e quindi di rendersi pericolosa. Pochi gli spunti di cronaca che seguono e la successiva azione saliente arriva al 38’, quando Medel su un contrasto aereo dentro l’area di rigore colpisce di mano il pallone. Serra inizialmente fischia fallo a favore del cileno ma, dopo essere stato richiamato al controllo Var, concede il calcio di rigore agli azzurri. Dal dischetto si presenta Insigne che dagli undici metri non sbaglia. Al 41’ è 2-0 al Maradona. Il primo tempo finisce con il Napoli in pieno controllo contro un Bologna discreto ma non in grado di mettere in difficoltà Ospina.
La ripresa comincia sulla falsa riga del primo tempo: il Napoli non domina ma gestisce, il Bologna ci prova ad uscire palla al piede ma continua a non rendersi pericoloso. Al 53’ ci prova Barrow ma il suo destro a giro da dentro l’area termina fuori. Attorno all’ora di gioco il Napoli alza i ritmi e subito la maggior foga paga: prima Osimhen e Di Lorenzo calciano di poco a lato, poi Mbaye commette fallo su Osimhen in area di rigore. Dal dischetto si presenta nuovamente Insigne che batte Skorupski e segna il 3-0 al 62’. Sinisa cambia qualcosa dopo il terzo gol subito, con Skov Olsen al posto di Mbaye. La partita però è già archiviata: Anguissa colpisce una traversa con un tiro da fuori e comunque sono sempre i padroni di casa a rendersi pericolosi. Al 75’ dentro anche Binks e Sansone al posto di Dominguez e Vignato, con Medel che si alza sulla linea di centrocampo. Il Bologna non risponde e la gara passa ai titoli di coda. All’81’ entrano anche Dijks e Van Hooijdonk al posto di Hickey e Barrow. Nel finale prosegue la sfida tra Osimhen e il gol, con il nigeriano che sfiora la rete ma non riesce a segnare il poker finale. Il primo tiro in porta dei rossoblù arriva nel finale con Orsolini che, su punizione dalla destra, impegna per la prima volta durante la partita Ospina. Il match si chiude così con il 3-0 finale e cala il sipario al Maradona.
Una prestazione negativa del Bologna che per via della stanchezza, della bravura dell’avversario e delle assenze, non riesce mai ad impensierire il Napoli di Spalletti. C’è poco da salvare in questa trasferta al Maradona ma, sicuramente, non sono queste le sfide in cui i rossoblù devono conquistare i punti per costruire la propria classifica. Lunedì con il Cagliari serviranno subito i tre punti per rialzare il morale dopo questa prestazione e risultato, sicuramente non all’altezza.