Bologna a testa alta ad Anfield, ma il Liverpool è più forte e vince 2-0
Non si poteva chiedere di meglio e forse non si poteva fare di più. Il Bologna perde per 2-0 ad Anfield Road e cede il passo al Liverpool, merito delle reti, una per tempo, di Mac Allister prima e di Salah poi. I rossoblù cadono, ma non vanno al tappeto, al contrario escono inorgogliti dalla sfida giocata nella città dei Beatles, tra gli applausi dello stadio e i complimenti degli avversari incassati nel post-partita. Chiaro, le parole non valgono punti in classifica. Alcune nefaste della vigilia prevedevano però un risultato nefasto, quasi mortifero, ma è stato smentito dalla partita. I felsinei sono con merito in Champions League e lotteranno fino alla fine per restare aggrappati al proprio sogno.
Rispetto alla vigilia, Italiano sorprende con un paio di titolari a sorpresa. Nell’undici torna Miranda a sinistra, mentre Moro è l’uomo che non ti aspetti in mediana al fianco di Freuler. Urbanski è in trequarti, mentre è Dallinga l’uomo scelto per l’attacco, supportato da Orsolini e Ndoye. Anche Slot smentisce molte idee della vigilia, mandando in campo la miglior formazione possibile: nessuno sconto alla debuttante di Champions League, come giusto che sia.
La partita si mette subito in salita per il Bologna. L’avvio è complicato, con i Reds a inserire subito le marce alte, tra pressing alto e un possesso asfissiante spesso giocato nella metà campo emiliana. Per capitolare serve però un errore collettivo del reparto difensivo emiliano. Sul cross dalla destra di Salah i difensori si perdono ben due tagli: quelli di Mac Allister e Luis Diaz, con il primo a toccare il pallone e metterlo in porta. Una beffa, perché appena due minuti prima era stato annullato il vantaggio a Dallinga, per una partenza in fuorigioco abbastanza evidente.
Dura solo 11 minuti il risultato di parità ad Anfield: sembra l’inizio di una notte di sofferenza, ma non è così. La rete subita non scompone i rossoblù, al contrario sembra dare nuova linfa. La reazione è orgogliosa e di qualità. Il Bologna sta bene in campo e mette anche sotto pressione gli avversari. Ndoye brilla tra i migliori dei felsinei e colpisce ben due legni, sottolineando anche la poca fortuna della formazione emiliana. Nonostante la tanta pressione portata, le occasioni veramente pericolose sono poche.
Al Bologna non si può rimproverare nulla, lotta con convinzione alla caccia del pareggio, ma al 75’ arriva il gioiello di Salah a chiudere di fatto la partita. L’egiziano riceve sulla destra, dopo che è stato isolato perfettamente dalla manovra Reds contro Miranda. I due tagli in rapida sequenza di Jota e Szoboszlai spingono lo spagnolo a chiudere il destro al faraone di Liverpool, lasciando libero il mancino: un errore imperdonabile. Il numero 11 infatti sposta il pallone prima di far partire un meraviglioso tiro a giro, su cui Skorupski prova a lanciarsi, ma senza risultato. Anche nel finale non c’è mai resa da parte dei felsinei, ma questo non basta e alla fine il risultato è di 2-0 per gli inglesi.
I numeri dell’incontro danno credito a Italiano. La squadra ha lottato in maniera leonina, ma si è semplicemente dovuta arrendere a un avversario più forte, molto più forte. Il possesso è infatti pressoché in equilibrio con il 52% per gli inglesi e il 48% per i felsinei. Identica percentuale di passaggi riusciti a quota 82%, con una mole leggermente superiore per i Reds di 379 fraseggi completati, contro i 355 degli emiliani. In termini offensivi il Bologna fa la sua parte: ben 12 tiri totali, di cui però solo 2 nello specchio, mentre il Liverpool conclude solo 9 volte, ma ben 4 di queste nello specchio di Skorupski. In termini di expected goals questa differenza di qualità viene evidenziata dagli 1,27 xG degli inglesi, contro gli 0,68 xG dei rossoblù.
Cosa resta dunque al Bologna della trasferta di Anfield? Innanzitutto la bellissima cornice, arricchita dai coloratissimi 3000 bolognesi presenti nel settore ospite. La consapevolezza di aver costretto una delle migliori squadre d’Europa, l’attuale capolista della Premier League, a dare il fondo alle proprie risorse per ottenere i tre punti. Manca ancora il primo gol di questa Champions League, ma il Bologna esce da Liverpool con una certezza: se queste saranno le prestazioni delle restanti partite stagionali, nessun obiettivo è precluso ai rossoblù. Ora però è il momento di chiudere questa sfida da sogno nei cassetti della memoria: domenica arriva al Dall’Ara il Parma per il derby della via Emilia e ottenere i primi tre punti davanti al proprio pubblico potrebbero dare una spinta importante in vista della pausa Nazionali.