
Bologna da Champions per un’ora poi il crollo, a San Siro vince il Milan in rimonta per 3-1
Dalle stelle della Champions all’insoddisfazione della sconfitta. Dalla possibilità di dormire al quarto posto, a un brusco risveglio ancora al settimo e con la paura di veder scappare le rivali d’Europa. La serata del Bologna poteva essere da sogno e invece si è tramutata in incubo molto rapidamente. A San Siro i felsinei sono infatti stati rimontati e ribaltati dal Milan per 3-1 in una sfida che tiene ancora vivo il sogno europeo dei rossoneri e mette invece un serio freno a quello emiliano.
La meravigliosa rete di Orsolini illude gli oltre duemila tifosi bolognesi presenti a Orsolini, prima che la doppietta di Gimenez e il gol di Pulisic vadano a infrangere i sogni di tutti i supporter bolognesi. La sconfitta fa male non solo per come è arrivata, ma anche per le immediate conseguenze in classifica. Ora il Milan si porta a -2 dal Bologna in graduatoria, ottenendo anche il vantaggio negli scontri diretti. Per i rossoblù invece fallito l’assalto al quarto posto dopo aver condotto bene la gara, con il rischio di lasciare anche un tarlo in testa prima della finale di Coppa Italia di mercoledì.
Per la sfida di San Siro, Italiano varia leggermente l’assetto del suo 4-2-3-1. Tra i titolari torna Erlic al fianco di Beukema, con De Silvestri e Lykogiannis a completare la linea davanti a Skorupski. In mediana Moro e Freuler sono la coppia in mediana, con Pobega leggermente più alto in trequarti. Orsolini a destra, Dominguez a sinistra a supporto di Dallinga. In casa Milan c’è Joao Felix a sostituire Leao, con Pulisic alle spalle di Jovic. Confermata invece la linea a tre, con Reijnders e Loftus-Cheek i due mediani.
Il Bologna prende campo e nei primi minuti riesce a mettere in difficoltà la retroguardia rossonera. Maignan non è mai realmente impegnato, ma è la difesa milanista quella a doversi guardare dalle giocate avversarie e non il contrario. Dallinga dà grande battaglia ed è preziosissimo per consolidare il possesso nella metà campo avversaria e aprire alle giocate sugli esterni. Nonostante questo predominio l’occasione migliore del primo tempo è di marca rossonera, quando il colpo di testa di Jovic da posizione molto favorevole è bloccato sulla linea da Skorupski.
Uno spavento a metà di primo tempo per il Bologna, che rimette i felsinei sulla giusta carreggiata. È necessario attendere il secondo tempo però per poter vedere i rossoblù capitalizzare. Ci pensa Riccardo Orsolini con un super gol a sbloccare il risultato. Il numero 7 riceve perfettamente la pregevole sponda di Dallinga, poi si mette in proprio. Perfetto il suo uno contro uno con Pavlovic, così come il suo mancino a giro, per mettere il pallone in fondo alla rete.
Il vantaggio bolognese sembra il preludio di un grande risultato, ma invece di crescere, i rossoblù calano drasticamente. Saranno i cambi, sarà la reazione dei padroni di casa, saranno anche le scelte di Conceiçao, molto bravo a cambiare l’assetto del suo Milan in corsa, ma dopo un’ora sinfonia bolognese, a San Siro parte il concerto dei rossoneri.
La difesa emiliana si apre e al 72’ capitola. La ripartenza meneghina è lanciata dal recupero ai danni di Cambiaghi e anche con un pizzico di fortuna nel contrasto prima dell’assist di Pulisic per Gimenez. In questo modo il Bebote messicano si trova solo davanti a Skorupski e infila la sfera tra le gambe del polacco per il pari rossonero.
La rete del pareggio è il preludio di un grande finale milanista e un’inaspettata grande delusione bolognese. Prima in ripartenza Pulisic firma il sorpasso rossonero, poi lo stesso Gimenez chiude i conti con la sua prima doppietta in Italia. Il Bologna in tutto questo è incapace di reagire. L’unica vera occasione dei felsinei arriva due minuti prima della terza rete, quando il tiro di Cambaighi mette in difficoltà Maignan, bravo però a deviare in corner il pallone.
Si arriva così al triplice fischio, uno di quelli tristi, perché questa volta il Bologna è stato incapace di reagire e consolidare il vantaggio acquisito. La partita si era infatti incanalata sui binari dei rossoblù, prima di deragliare completamente per colpe di Italiano in panchina e dei giocatori in campo. Serve però memoria corta. Registrare la sconfitta e ripartire deve essere il mantra dei felsinei. La Coppa Italia è dietro l’angolo e offre una chance di redenzione rapida, che può coincidere anche con la gloria di un trofeo.
Sono tante però le cose che non hanno funzionato in casa bolognese in questa partita. Le statistiche infatti raccontano sicuramente di un 3-1 pesante rispetto ai numeri, ma anche di un Milan che nel complesso non ha demeritato. Bologna avanti di pochissimo nel possesso (47-53 per i felsinei) con dati di palleggio molto simili tra le parti. Il Milan recupera più palloni, ma è il palleggio degli emiliani quello più preciso.
Sottoporta però sono i padroni di casa ad avere la meglio. Il numero di tiri è simile: 10 tentativi a testa, con il Milan avanti nel conto di quelli in porta per 5 a 4. È però la qualità di questi tiri che fa tutta la differenza tra vittoria e sconfitta. I rossoneri combinano per 1,55 xG, mentre i felsinei si fermano a solo 0,36 xG. Una delle peggiori prestazioni stagionali, a testimoniare tutto quello che non ha funzionato in questa serata.