
Bologna stanco e sfortunato, battuto 3-2 dal cinismo della Fiorentina
Sfortuna, stanchezza e forse un pizzico di pancia di piena in casa Bologna nella trasferta del Franchi. I rossoblù infatti cadono contro la Fiorentina nell’ultima trasferta di stagione in una partita complicata, segnata da episodi poco felici per Italiano e i suoi ragazzi. Il 3-2 finale è infatti molto bugiardo rispetto allo sviluppo della gara, ai meriti della viola e i demeriti degli emiliani.
Cinque reti, per cinque marcatori diversi nella gara di Firenze. La sblocca Parisi nell’unico tiro del primo tempo viola, prima del pari di Dallinga nella ripresa. Richardson firma il nuovo vantaggio toscano, prima del gol di Orsolini che rimette in equilibrio la gara. La rete decisiva la firma invece Kean, dopo un uno contro uno dov’è più bravo che fortunato su Skorupski. Con questo successo, la squadra di Palladino aggancia e sorpassa proprio i rossoblù in classifica, in virtù di una migliore differenza reti, anche se l’Europa resta lontana tre punti per la squadra toscana.
Per il suo ritorno al Franchi, Italiano sceglie una squadra leggermente rimaneggiata, con Casale titolare al fianco di Lucumí, davanti a Skorupski. A destra Calabria, a sinistra Miranda, Ferguson e Freuler sono confermati in mediana. In trequarti Fabbian è al centro con Ndoye e Cambiaghi di supporto, dietro a Castro. Dall’altra parte sceglie una squadra molto difensiva Palladino con un 4-5-1 con Comuzzo e Parisi terzini. Gosens e Dodo invece a centrocampo e il solo Kean in avanti.
L’avvio è shock per i rossoblù. La squadra di Italiano interpreta bene la gara, ma non riesce a sfondare, nonostante il vantaggio territoriale iniziale. All’unica occasione vera del primo tempo fiorentino invece la squadra di casa passa. Parisi con grande caparbietà vince il duello con Casale e gli va via in velocità. L’esterno arriva quasi indisturbato fin dentro l’area bolognese e quando calcia, il suo tiro deviato da Lucumí beffa un incolpevole Skorupski per il vantaggio toscano.
Il resto del primo tempo vede diversi tentativi, soprattutto nella parte centrale della frazione, da parte del Bologna, di rimettere in pari il risultato. Di questi però nessuno riesce realmente a superare il muro viola davanti alla porta di De Gea, vedendo così la prima frazione chiudersi sull’1-0 in favore della Fiorentina. Super cinica (e fortunata) la squadra di Palladino, in rete all’unico tiro di tutta la sua prima frazione.
Italiano però non vuole di certo dare per persa la gara, allora dentro Dallinga in avvio di ripresa e poco più tardi è la volta di Dominguez e Orsolini. Le scelte del tecnico funzionano e proprio l’olandese rimette in parità il risultato. Dalla destra sfonda il numero 7 e crossa in area di rigore per il colpo di testa proprio del numero 24, in una combinazione tra nuovi entrati. La girata aerea di Dallinga allunga il pallone sul palo lontano quanto basta per mettere fuori causa De Gea e siglare il pari bolognese. Proteste della Fiorentina per il fuorigioco di Ndoye, ma lo svizzero non entra mai nel vivo dell’azione e per questo non è punibile il suo offside.
La parità dura però pochissimo. Calo di tensione importante per il Bologna, che si traduce nel nuovo vantaggio viola. Su una rimessa laterale infatti ancora Parisi a inserirsi nella difesa emiliana. Questa volta il suo tiro, ancora deviato, è respinto in qualche modo da Skorupski, diventando però un assist involontario per Richardson, il quale a porta spalancata realizza il 2-1 viola.
Al netto della partita poco fortunata, il Bologna non ha alcuna intenzione di arrendersi. I rossoblù si riversano nuovamente in avanti e il 2-2 è un capolavoro firmato da Ndoye. Stuzzicato dal duello con Ranieri e il diverbio con Parisi, lo svizzero si isola in uno contro uno sulla sinistra. Bruciati in partenza i due marcatori viola e cross perfetto per l’inserimento di Orsolini, il quale con il sinistro firma il nuovo pareggio felsineo a dieci minuti dalla fine.
Il pareggio finale non sarebbe giusto nei confronti della mole di gioco prodotta dal Bologna, ma potrebbe esserlo per lo sviluppo stesso della gara. Nonostante questo la sorte ha decisamente scelto la via di Firenze in questo derby dell’Appennino e nei minuti finali c’è tempo per altri due colpi di scena.
Il primo evento è la rete del terzo vantaggio viola nella serata. Kean servito in profondità resiste allo scontro con Lucumí, poi ribadisce in porta la respinta di Skorupski, dopo essersi fatto murare il primo tentativo. Il secondo è l’espulsione di Miranda. Lo spagnolo reagisce a un contatto a palla lontana, spintonando Mandragora. Il centrocampista della viola resta a terra dopo il contatto e Zufferli in maniera un po’ troppo repentina sventola il rosso. Un’espulsione decisamente severa, visto che lo spintone dell’iberico non colpisce al volto l’avversario, ma solo sulla spalla. Nonostante questo però il Var conferma la scelta di campo.
L’uomo in più mette di fatto in ghiaccio la gara e porta così, sul 3-2, al triplice fischio del direttore di gara. Termina così una partita senza dubbio intrattenente, ma decisamente univoca in termini di occasioni create. La Fiorentina può gioire del proprio cinismo, in una serata però molto fortunata per i suoi colori. Il Bologna non continua la festa dopo Roma e ormai è aritmeticamente fuori dalla lotta per la Champions League, ma si consola con il trofeo e il pass Europa League che la Coppa Italia porta con sé in dote.
Per quanto riguarda le statistiche della gara, tutte indicano inequivocabilmente come il successo viola sia bugiardo in termini di mole di gioco e occasioni create. Il Bologna vince la lotta per il possesso di palla con il 60%, completando ben 411 passaggi a un tasso di conversione dell’87%. La Fiorentina invece si ferma a 248 passaggi completati, con una precisione del 76%, nel restante 40% del tempo.
Non solo questo, in zona gol la differenza diventa ancor più evidente tra le parti. Il Bologna tira ben 15 volte complessivamente, la Fiorentina solo 6. Sono di più i tiri nello specchio viola, 5 a 3, ma la qualità tra le parti è simile. In termini di Expected goal infatti i felsinei combinano per 1,52 xG, mentre i toscani si fermano a 1,43 xG, spinti molto in alto dai due tap-in di Richardson e Kean, dal valore di 0,48 xG l’uno.
Non bene invece la gestione di gara di Zufferli. Il direttore di gara fischia tanto, ovvero 38 falli totali, 21 a 17 il conto in favore della Fiorentina, lasciando pochissimo spazio però alle squadre in campo. Dei 99 minuti di gara concessi, sono appena 51 quelli di gioco effettivo. Davvero troppo pochi per una gara di così alto profilo come questa.