IL PRE-PARTITA DI BOLOGNA – GENOA
Una nota della società ha fatto sapere che saranno oltre 28mila gli spettatori presenti allo stadio Renato Dall’Ara per sostenere per l’ultima volta i propri ragazzi in questa stagione (meravigliosa). L’ultimo turno di Serie A è stato suddiviso in tre fasce orarie in modo da non falsare il campionato. Tra l’accoppiata scudetto Napoli-Inter e la gran parte delle partite serali di domenica alle ore 20:45, interessanti per l’Europa e la corsa salvezza, vi è il duplice incontro tra Bologna e Milan, rispettivamente impegnate con Genoa e Monza.
Una storia che si ripete, dunque, quella tra la compagine emiliana e quella ligure, così come accadde esattamente un anno fa con Thiago Motta a Marassi e ben tre stagioni fa con Sinisa Mihajlovic, stesso teatro. L’esito fu diverso, e paradossalmente andò meglio quando si stava peggio. Red carpet per alcuni ragazzi della Primavera sotto la gestione del serbo nel campionato 21-22; la vittoria valse i 46 punti in classifica e una tredicesima posizione. Il tempo scorre, questa volta il Bologna presentatosi al Luigi Ferraris in Marassi ha oltrepassato i propri limiti ed è giunta a una nuova certezza: è Champions League, senza Thiago Motta.
Arriviamo a oggi, con Vincenzo Italiano sulla panchina rossoblù che, alla sua prima stagione, ha cavalcato l’entusiasmo della passata stagione, portando – in aggiunta – un titolo nazionale dopo cinquantuno anni dall’ultima volta. La città si è mossa all’insegna della Capitale per una finale che è passata alla storia e l’ha riscritta. Le scorie della festa hanno soppesato poi sulla trasferta del Franchi, in cui il Bologna ha comunque dimostrato la sua superiorità sulla Fiorentina, nonostante la sconfitta. In attesa della parata con il pullman che invaderà le strade della città per omaggiare la Coppa Italia, il Bologna si troverà di fronte l’ultimo scoglio per provare a chiudere al meglio il proprio cammino.
Una partita da cui aspettarci in realtà poco e nulla in termini di motivazione; le due squadre non hanno più nulla (o quasi) da chiedere. Il Genoa guidato dal tecnico francese ha cambiato volto, ha trovato le giuste motivazioni ed è riuscita fin da subito ad assemblare i meccanismi del proprio allenatore, nonostante in tanti furono scettici all’inizio. Da Gilardino a Vieira la linea difensiva è mutata, da tre a quattro, sono cambiati i connotati e l’audacia nel lanciare giovani prospetti (non per ultima la chiamata in panchina del classe 2010, Roberto Scaglione, nel precedente turno). Turno con il quale il centrocampista croato, Badelj, ha salutato la propria gente dopo cinque anni meravigliosi passati assieme. La standing ovation è stata poi macchiata dal più classico gol dell’ex, valevole per i tre punti: Mateo Retegui a segno per ben quattro volte tra andata e ritorno, ha acceso qualche scaramuccia nel post-partita per un accenno di esultanza nel tre a due finale.
Il Genoa dell’ultimo periodo, a differenza perché no del Como di Cesc Fabregas, una volta conquistata la salvezza si è fatto scappare un po’ la mano, arrivando a ottenere un solo punto nelle ultime cinque giornate. Andamento pessimo se considerata la media punti di Vieira, in cerca del decimo successo personale sulla panchina del Grifone, pur sapendo della difficoltà nell’affrontare una squadra come quella di Vincenzo Italiano. A prescindere dall’operato, sarà comunque un bagno di folla, tutti in piedi ad applaudire un gruppo fantastico, coeso e ricco di uomini sani capitanati dall’unico e imprescindibile Joey Saputo.
Intanto il mercato incombe, non c’è tregua a Casteldebole, e le richieste per i più appariscenti sono allettanti. Sarà difficile in una giornata come questa imprimere le ultime energie rimaste per accontentare il proprio tifo per l’ennesima volta. Una motivazione valida potrebbe essere quella di riscattare una delle poche rimonte subite in stagione: un girone fa, infatti, il Bologna conduceva di due reti al Ferraris quando la doppietta di Pinamonti suggellò l’incontro sul due pari. Fu la condanna di Casale che da quel momento divenne uno degli uomini più bersagliati della rosa rossoblù, per un evidente errore commesso in occasione della prima rete subita. Il centrale italiano ha poi convinto – non tutti – con le prestazioni avvenire (Firenze a parte), e proprio grazie al ritorno in Europa per merito della Coppa Italia è arrivato il riscatto a titolo definitivo, con un contratto sottoscritto fino al 2028.
Nella lista dei convocati stilati dal Bologna non risulta esserci Miranda che dovrà scontare la squalifica per due giornate dopo la “gomitata” inflitta a Mandragora; chi sarà della partita, invece, è Estanis Pedrola, il quale ha tutto da dimostrare per via dei numerosi acciacchi fisici.
Intanto, vietata la trasferta ai residenti liguri, vero e proprio peccato per la capacità di tifo del Grifone, senza dubbio uno dei migliori dell’intera Serie A. Il Bologna vuole rimanere imbattuto in questo girone di ritorno in casa (in stagione sconfitta solo con il Verona); il Genoa, invece, vuole sfatare il tabù della trasferta non avendo ancora vinto nel nuovo anno solare.
Foto: Bologna FC 1909