Bologna-Parma: il pre-partita
Torna il Derby dell’Emilia più sentito del territorio emiliano. Tra fallimenti e retrocessione, recentemente le due squadre si sono trovate di fronte di rado; l’ultima volta, infatti, è successo nella stagione 2020-21, anno della retrocessione dei ducali. Allora ad avere la meglio sotto la Torre Maratona è stata la squadra del compianto Sinisa Mihajlovic, che quella sera ha calato il poker ai danni di Fabio Liverani.
Per rivivere, invece, l’ultimo trionfo ducale al Dall’Ara bisogna tornare indietro di qualche anno. È un freddo pomeriggio di dicembre della stagione 2012/13, il Bologna allenato da Stefano Pioli passa in vantaggio con la rete di Sorensen a inizio ripresa, ma due minuti più tardi il Parma pareggia i conti grazie a Valdes. Il gol-vittoria arriva solo nel recupero e lo sigla un certo Nicola Sansone, visto nel recente proprio in maglia rossoblù. Il classe ’91 non è il solo ad aver cambiato entrambe le maglie nella storia recente.
Già, perché nell’anno del ritorno del Parma in cadetteria, nella sessione invernale hanno tentato di correre ai ripari per il reparto offensivo acquistando in prestito un ragazzo classe 2001 olandese. Di nome fa Joshua, cognome Zirkzee. In Baviera se ne parlava molto bene e a testimoniarlo sono i numeri – al contagocce – con la squadra più titolata di Germania. Il suo impatto con la Serie A, però, è stato tremendo senza riuscire mai a trovare continuità per via degli infortuni. Il suo esordio in campionato, tra le altre, è stato proprio contro i rossoblù; rossoblù che si sono presi gioco dei ducali al Tardini in quella che è stata la serata di Musa Barrow.
Ora, però, dopo avervi annoiati con questo off-topic, è ora di parlare di presente perché è quello ci interessa! Il Bologna, tornato giovedì dalla trasferta dispendiosa – in termini fisici e mentali – di Liverpool, ha avuto un giorno e mezzo per prepararsi al derby odierno, anche se Italiano non vuole che diventi una scusante. Fa parte del percorso di tutte coloro che hanno strappato un pass per la partecipazione alle coppe europee; il Bologna (non Italiano) è alle prime armi.
La prova di Coppa, disputata contro una delle massime esponenti del calcio europeo, deve aver tramandato consapevolezza e forza dei propri mezzi alla troupe di Vincenzo Italiano, dal quale ci aspettiamo qualche cambio (non solo obbligato). Sì, vero che la settimana prossima ci sarà la sosta e di conseguenza il recupero per i non partenti con le Nazionali, ma ciò che preme al mondo rossoblù è dare continuità di prestazione. Non da escludere, dunque, un cambio già dalle primissime retrovie, con il bolognesissimo Federico (Ravaglia, ndr) a scalzare il polacco, Erlic o – se non da addirittura e – Casale per un posto al centro della difesa per via della squalifica di Lucumì e di un eventuale riposo a Beukema (quest’ultimo più difficile). Lykogiannis può far rifiatare Miranda, così come De Silvestri con Posch, Aebischer e Fabbian in pole su Urbanski e Moro; infine, davanti Iling-Junior è una spina sul fianco di Orsolini, fin qui uno dei meno positivi in questo avvio.
Il Parma, invece, si appresta ad accogliere il rientro di Coulibaly a sinistra, il ballottaggio proviene dall’out di destra con Delprato in leggero vantaggio su Valeri. Le chiavi del centrocampo sono assegnate all’insostituibile Bernabè, affiancato da Hernani e Sohm, entrambi pungolati dallo scalpitante Keita. Davanti, l’uomo più pericoloso, Dennis Man, assieme a Bonny e uno tra Cancellieri (rientrante dopo la squalifica) e Mihaila. La designazione arbitrale non fa dormire sogni tranquilli ai rossoblù: a dirigere la gara spetterà a Di Bello della sezione di Brindisi. Di Bello non solo con i rossoblù ha un bilancio che pende leggermente verso il basso (mentre con il Parma vanta un perfetto equilibrio), ma è ricordato per il tanto contestato mancato penalty a Ndoye allo Juventus Stadium.
Dopo l’ammissione dell’Aia, Di Bello e Forneau furono fermati per qualche gara, anche se il ricordo è rimasto indelebile alla mente di chi assaporava di sbancare lo Stadium dopo tanto tempo. Nel derby è come se ogni fattore esterno risulti superfluo, conta solo il mordente e spesso i pronostici vengono ribaltati in situazioni come queste. Il Parma, proveniente da un paio di ipotetici scontri diretti persi, è chiamato con voglia alla reazione, e quale opportunità migliore se non contro una “squadra da Champions” – come testimoniato da Pecchia in conferenza. Il Bologna, invece, dovrà gestire meglio certe situazioni di campo per via degli sforzi fisici, facendo prevalere la superiorità sul piano tecnico e provando a pungere quando concesso.
Foto: Bologna Fc 1909