
Serie B: Atto finale
Dopo le promozioni di Frosinone e Genoa, partono i play-off, come sempre un vero terno al lotto.
Prima di affrontare l’argomento però è giusto complimentarsi con i ciociari che hanno trionfato attraverso il collettivo: squadra corta e ripartenze la forza della proposta calcistica di mister Grosso; difficile pensare a cosa potranno fare nella massima serie, la rosa è indubbiamente da rinforzare pesantemente ma i complimenti sono d’obbligo e meritatissimi.
Discorso diverso per il grifone genoano, passato attraverso un cambio di panchina: dalla delusione Blessin alla novità Gilardino.
A fare la differenza è stato l’elevato tasso tecnico, una rosa lunga e forte per la cadetteria, da rinnovare ampiamente per la serie A: i vecchi Strootman e Badelj, il ritiro di Criscito, Coda che con la serie non ha mai avuto grande feeling, Dragusin che rientrerà dal prestito; insomma, un organico da sistemare profondamente, ma la proprietà sembra in grado di fare cose interessanti.
Nei play off partirebbero favorite la terza classificata Bari, che a mio avviso ha fatto un campionato al di sopra delle proprie potenzialità e il Parma, che per valore della rosa (qualità e rotazioni ) sarebbe dovuto salire direttamente; ma il condizionale è d’obbligo, perché le outsider sono molto agguerrite.
Il primo accoppiamento è tra il Cagliari arrivato quinto di rincorsa, con un Lapadula che in cadetteria è una sentenza, e il Venezia, che ha trovato nuova linfa proprio nel girone di ritorno con mister Vanoli e quel Pohjanpalo che, come Lapadula è abbonato al gol; la vincente troverà il Parma: certamente la parte di tabellone più forte tecnicamente.
L’altro accoppiamento sempre a gara unica, è tra il neo promosso e rivelazione Sud Tirol di Bisoli e la Reggina di Pippo Inzaghi, arrivata a giocarsi la serie A nonostante una pesante penalizzazione e difficile condizioni societarie: due squadre che giocano un calcio fisico e speculare; sarà interessante vedere chi avrà il coraggio di prendere in mano il gioco, caratteristica che difetta ad entrambe; la vincente troverà ad attenderle il Bari, per uno scontro che, nel caso vincessero i sud tirolesi, sarebbe fra due neo promosse, certamente una rarità.
Per i play out invece, sarà scontro tra il Brescia di mister Gastaldello e il Cosenza di mister Viali: entrambi subentrati, il primo dopo un lungo tiramolla di Cellino, il secondo già nel girone di andata; dovranno scontrarsi prima in casa dei calabresi e il ritorno in Lombardia, con le rondinelle bresciane favorite perché in possesso, certamente, di un organico superiore.
Una riflessione sulle squadre che sono retrocesse: la Spal ha pagato gli anni di serie A senza una programmazione che prevedesse anche un possibile ritorno in cadetteria con relativa tranquillità, e illusa da una nuova proprietà evidentemente incapace di riprogrammare.
A Benevento invece si è arrivati alla fine di una storia a mio avviso bellissima, tra un imprenditore che da quelle parti ha speso tanto, parlo di Vigorito, e una piazza che dovrebbe essere comunque riconoscente a chi gli ha fatto conoscere certe realtà, impossibili da pensare in tutta la loro lunga storia calcistica fatta solo di serie inferiori.
Anche a Venezia hanno rischiato di impantanato dopo l’esperienza in serie A ma lì, evidentemente, sono intervenuti con maggiori risorse e più tempestività.
Il Perugia, invece ha pagato una presidenza che ama le scommesse: stavolta l’ha persa, soprattutto nell’andirivieni delle panchine; esonerare e poi ritornare sui propri passi, non sempre porta a rimediare.
Infine le squadre che restano in cadetteria: il Cittadella ha fatto più fatica del solito per raggiungere la salvezza anche se, come sempre, ha ri-lanciato alcune calciatori che si erano un pò persi come Antenucci.
Il Como del nostro Binks, dopo una partenza complicata anche dalla sostituzione forzata di mister Gattuso con Longo, si è ritrovata grazie ad una campagna acquisti importante.
Il Modena da neo promossa ha fatto un campionato tosto, sempre sul pezzo, mettendo in mostra un paio di giocatori interessati: l’Atalantino Cittadini e l’Interista Bonfanti.
La Ternana invece ha avuto tanti problemi extra campo dovuti ai battibecco continui tra il patron Bandecchi e mister Lucarelli, con quest’ultimo richiamato dopo la parentesi Andreazzoli; rapporti complicati, che hanno certamente destabilizzato la squadra.
Un pò di delusione in casa Palermo: dopo l’acquisto della società da parte del City Group le aspettative della piazza erano alte ma, nonostante i gol di bomber Brunori, la qualificazione play-off è saltata all’ultima giornata.
Pisa e Ascoli le accomuno perché entrambe hanno sostituito le guide tecniche, Breda per Bucchi i marchigiani, ritorno di D’Angelo per Maran i toscani, traendone certamente un vantaggio, ma non sufficiente per agguantare la zona play-off; hanno comunque sviluppato un calcio interessante, sempre propositivo lottando per i play-off dopo un inizio complicato.