IL PRE-PARTITA DI UDINESE – BOLOGNA
“Rettilineo” si fa per dire, perché da che mondo è mondo Udine non è mai stata una trasferta semplice per i rossoblù. Premiato come manto erboso migliore della Serie A, il Bluenergy Stadium si appresta ad ospitare la formazione più in forma e in vigore della stagione. Il Dall’Ara nella nottata di giovedì è tornato ad illuminarsi con i soliti giochi di colore a omaggiare ogni successo serale, anche se questa volta le immagini hanno letteralmente fatto il giro del mondo. “La sera dei miracoli” cantava il compianto Lucio Dalla, le sue note accompagnano abitualmente ogni trionfo casalingo, giovedì è stato aggiunto proprio quest’ultimo.
Reduce dal netto successo dell’andata al Castellani, il Bologna non si è certo tirato indietro e fin da subito ha voluto mettere la gara ancor più in discesa di quanto già non lo fosse prima. La rete nel finale di Dallinga – ancora decisivo in coppa – ha acceso la festa e ha fatto liberare l’ennesimo grido stagionale a tutti i presenti. Il Bologna tornerà a disputare una finale di Coppa Italia a distanza di 51 anni dall’ultima volta, vinta ai rigori contro il Palermo dopo quella del 1970 contro il Torino. Se da una parte all’involata conclusiva manca solo l’ultimo ballo, sul fronte campionato ci sono ancora cinque “finali” da disputare, tre delle quali contro delle dirette concorrenti per un posto nelle Coppe europee.
La bagarre per l’Europa è folta, sei squadre per tre posti, potrebbero diventare quattro per vie di accesso secondarie. Lo sa bene il Bologna, il cui calendario è il più complicato. Il Bologna, dunque, si gioca tutto; o meglio, vuole rispettare le parole ribadite qualche settimana fa dal presidente Joey Saputo, mentre l’Udinese non ha più da chiedere al campionato. Acquisita la salvezza, i friulani si sono lasciati andare, senza racimolare alcun punto nelle ultime cinque giornate. Periodo funesto: oltre ai risultati, infatti, gravano le molteplici assenze in casa Udinese.
Il tecnico multinazionale (nativo in Austria, naturalizzato tedesco, di origini serbe), Kosta Runjaic, è costretto infatti a reiventare l’attacco avendo fuori sia Lorenzo Lucca, autore di dieci reti, che Florian Thauvin: al loro posto la nuova accoppiata formata da Davies e Iker Bravo. Le condizioni del capitano ex Marsiglia preoccupano, motivo per cui si sono aperti nuovi scenari su un suo possibile mancato rinnovo al termine della stagione. Non è un caso che sia coincidente con il terribile tracollo friulano, la cui ultima rete decisiva portò proprio la sua firma lo scorso 10 marzo nel posticipo contro la Lazio all’Olimpico. Tutta l’oscillazione è stata poi testimoniata dai tanti cambi di assetto nelle ultime settimane, certificando la confusione nell’ambiente. E pensare che, una volta appresi i meccanismi, sembrava potesse essere la formazione friulana una delle squadre più interessanti del nostro campionato.
Con l’arrivo a gennaio di Solet, la solita gamba degli esterni e l’inserimento di Ekkelenkamp oltre al già collaudato Lovric – a sostegno della qualità di Thauvin e la concretezza di Lucca – potessero alludere a qualcosa di grande. In realtà così non è stato. Certo, i tanti infortuni hanno soppesato sull’andamento, sul quale ha gravato la mancanza di seconde linee degne di mantenere discretamente alto il livello qualitativo. Il tifo friulano, sempre numeroso, non può dirsi contento dopo le aspettative create: ci si aspettava un “salto di qualità” (diciamolo a bassa voce) e invece si tratterà sì di un miglioramento, ma senza battagliare per alcun reale obiettivo.
A Casteldebole, invece, l’entusiasmo è alle stelle, anche se nella giornata di ieri non solo hanno vinto tutte le rivali – perdipiù chi da sfavorita – bensì inavvertitamente qualcuno ha dovuto dare forfait. Nel momento più importante, dunque, con il calendario più fitto che mai, il Bologna dovrà fare a meno di Pedrola e Ndoye, quest’ultimo ne avrà almeno per tre settimane a causa di un risentimento muscolare. Se per lo spagnolo le condizioni verranno valutate nei prossimi giorni, per lo svizzero gli esiti sono evidenti per cui sarebbe in dubbio anche per la finalissima dell’Olimpico a Roma.
Ma è tempo di voltare pagina e resettare, nella stessa maniera in cui andrebbero cancellati i precedenti in quella che una volta fu la cosiddetta “Dacia Arena”. Seppur i friulani abbiano sconfitto una volta sola i rossoblù (tre a zero la scorsa stagione), ben sette sono i pareggi, una la vittoria dei rossoblù, senza mai tenere la porta inviolata. Anche lontano da casa sono insidiosi con i felsinei; all’andata infatti – seppur la prima giornata – finì in parità dopo esser stati a presi a pallate per mole di gioco creata dalla squadra di Vincenzo Italiano. Fu un Bologna avente paradossalmente la stessa gamba di adesso, nonostante la preparazione; ciò che differenzia l’ieri con l’oggi sta nella qualità e nella consapevolezza.
Arbitro della sfida il Sig. Fabio Maresca della sezione di Napoli. Con i friulani sedici precedenti, undici dei quali con esito positivo (otto vittorie), di cui l’ultima proprio in questo campionato con il Parma. Anche con i rossoblù i precedenti sono favorevoli: sette vittorie, cinque sconfitte e due pareggi.
Foto: Bologna FC 1909