Un antipasto dell’ultimo atto

4 maggio 2025, data che probabilmente scriverà le sorti del cammino europeo rossoblù; o almeno, spegnerà quel barlume di speranza nel risentire la musichetta della Champions, qualora dovesse arrivare la sconfitta. Una sconfitta che lascerebbe l’amaro in bocca, non tanto per aver smorzato il sogno di poter rigiocare la massima competizione europea, quanto nel vederla sfumare per mano della Juventus nello scontro direttissimo.

La partita da bollino rosso

4 maggio 2025, data che probabilmente scriverà le sorti del cammino europeo rossoblù; o almeno, spegnerà quel barlume di speranza nel risentire la musichetta della Champions, qualora dovesse arrivare la sconfitta. Una sconfitta che lascerebbe l’amaro in bocca, non tanto per aver smorzato il sogno di poter rigiocare la massima competizione europea, quanto nel vederla sfumare per mano della Juventus nello scontro direttissimo.

Ultimo rettilineo prima delle curve finali

Dopo la sosta ecco che si riparte in quarta con gli appuntamenti per la formazione felsinea, trascinata dall’entusiasmo e dal fervore di una piazza che si diverte vedendo giocare i propri beniamini. Anche in quelle sfide riservate agli “ambiziosi” il Bologna ha portato a casa il massimo del bottino, costringendo a fare di necessità virtù. È bastata la magia di Riccardo Orsolini, con sguardo dritto in telecamera e solito “toc- toc” come messaggio rivolto a chi si starà mangiando le mani; poi è subentrata la sofferenza e la mancata concentrazione che per poco non costano due punti cari in vista della rincorsa Champions.

Un passaggio del turno (quasi) in cassaforte

Dopo la sosta ecco che si riparte in quarta con gli appuntamenti per la formazione felsinea, trascinata dall’entusiasmo e dal fervore di una piazza che si diverte vedendo giocare i propri beniamini. Anche in quelle sfide riservate agli “ambiziosi” il Bologna ha portato a casa il massimo del bottino, costringendo a fare di necessità virtù. È bastata la magia di Riccardo Orsolini, con sguardo dritto in telecamera e solito “toc- toc” come messaggio rivolto a chi si starà mangiando le mani; poi è subentrata la sofferenza e la mancata concentrazione che per poco non costano due punti cari in vista della rincorsa Champions.

Punti dentro l’uovo!

Dopo la sosta ecco che si riparte in quarta con gli appuntamenti per la formazione felsinea, trascinata dall’entusiasmo e dal fervore di una piazza che si diverte vedendo giocare i propri beniamini. Anche in quelle sfide riservate agli “ambiziosi” il Bologna ha portato a casa il massimo del bottino, costringendo a fare di necessità virtù. È bastata la magia di Riccardo Orsolini, con sguardo dritto in telecamera e solito “toc- toc” come messaggio rivolto a chi si starà mangiando le mani; poi è subentrata la sofferenza e la mancata concentrazione che per poco non costano due punti cari in vista della rincorsa Champions.

Caccia al terzo posto

Dopo la sosta ecco che si riparte in quarta con gli appuntamenti per la formazione felsinea, trascinata dall’entusiasmo e dal fervore di una piazza che si diverte vedendo giocare i propri beniamini. Anche in quelle sfide riservate agli “ambiziosi” il Bologna ha portato a casa il massimo del bottino, costringendo a fare di necessità virtù. È bastata la magia di Riccardo Orsolini, con sguardo dritto in telecamera e solito “toc- toc” come messaggio rivolto a chi si starà mangiando le mani; poi è subentrata la sofferenza e la mancata concentrazione che per poco non costano due punti cari in vista della rincorsa Champions.

Il posticipo del trentunesimo turno

Dopo la sosta ecco che si riparte in quarta con gli appuntamenti per la formazione felsinea, trascinata dall’entusiasmo e dal fervore di una piazza che si diverte vedendo giocare i propri beniamini. Anche in quelle sfide riservate agli “ambiziosi” il Bologna ha portato a casa il massimo del bottino, costringendo a fare di necessità virtù. È bastata la magia di Riccardo Orsolini, con sguardo dritto in telecamera e solito “toc- toc” come messaggio rivolto a chi si starà mangiando le mani; poi è subentrata la sofferenza e la mancata concentrazione che per poco non costano due punti cari in vista della rincorsa Champions.

Round 1

Dopo la sosta ecco che si riparte in quarta con gli appuntamenti per la formazione felsinea, trascinata dall’entusiasmo e dal fervore di una piazza che si diverte vedendo giocare i propri beniamini. Anche in quelle sfide riservate agli “ambiziosi” il Bologna ha portato a casa il massimo del bottino, costringendo a fare di necessità virtù. È bastata la magia di Riccardo Orsolini, con sguardo dritto in telecamera e solito “toc- toc” come messaggio rivolto a chi si starà mangiando le mani; poi è subentrata la sofferenza e la mancata concentrazione che per poco non costano due punti cari in vista della rincorsa Champions.

Al Penzo con le proprie armi

O mio caro Bologna, quanto ci sei mancato. Dopo un lungo tour de force è tornata la sosta nazionale nella quale non è andata proprio come si sperava. Non tutti sono partita alla rotta della propria patria, anche se a Casteldebole Italiano ha potuto lavorare con metà gruppo per la prima settimana, salvo poi accogliere in maniera scaglionata tutti quanti nella seconda. Gli ultimi a fare ritorno – come sempre – sono stati i sudamericani, con Lucumì l’unico ad esser stato impiegato.

Lo spareggio per l’Europa

Siamo pronti a metterci comodi per assistere a una domenica ricca di scontri diretti dai quali usciranno responsi possibilmente decisivi per il proseguo della stagione. Si parte alle ore 15 allo Stadio Renato Dall’Ara, ove il Bologna ha ottenuto la maggior parte dei propri punti e dove in stagione ha perso solamente contro il Verona lo scorso 30 dicembre. E’ proprio da Verona che riparte la squadra di Italiano, uscita con la pancia piena dallo Stadio Bentegodi in una gara ostica ma controllata a pieno regime dai felsinei, in difficoltà soltanto nelle battute finali.