Facebook
Twitter
LinkedIn
Partita condotta con una certa autorevolezza dai rossoblu che per buona parte del primo tempo, attraverso un palleggio sicuro e preciso, hanno tolto certezze ad un avversario che solitamente, fa di questo fondamentale la base delle proprie partite: prima con Stroppa poi con Palladino, il Monza sul palleggio ha più volte dimostrato di essere una formazione ben organizzata, costruita da calciatori di buona tecnica; sono altri, semmai i difetti dei brianzoli evidenziati anche ieri sera.
Durante la ripresa invece la partita si è “sporcata”, complice qualche intervento al limite, e il Bologna ha via via perso il predominio tattico ed intenzionale della gara, pur rimanendo dentro alla stessa per concentrazione e buona attitudine ai contrasti che andavano intensificandosi, non innervosendosi più di tanto (eccetto Medel, tolto giustamente da Motta per evitare guai), mantenendo linearità nelle uscite ragionate, e nelle ripartenze lunghe.
Statistiche alla mano la partita è risultata molto equilibrata ma la vittoria del Bologna appare certamente meritata per come si è sviluppata la gara: andare sotto con un rigore giusto ma causale, pareggiare immediatamente ed accelerare con l’innesto di un calciatore più offensivo come Orsolini (rispetto ad un Aebisher sempre molto applicato, ma ingenuo nell’occasione del rigore provocato), certifica la predisposizione a voler portare a casa i tre punti da parte di un Bologna più forte per qualità e rotazioni.
Vittoria che va presa per quel che vale come quella ottenuta contro il Lecce: non per smorzare gli entusiasmi ma sono poco incline alle depressioni ed alle esaltazioni: le ultime vittorie sono arrivate contro due neo promosse che stanno facendo il “loro” campionato, ben diverso dalle prospettive del Bologna; il Toro prima e il Sassuolo poi,saranno invece gli avversari giusti per testare la verosimile crescita del Bologna, intervallate dalla difficile trasferta di San Siro contro l’Inter.
A quel punto si avrà qualche elemento in più per valutare il percorso tattico e progettuale di Thiago Motta ( ancora intermittente e poco decifrabile, ma certamente “profondo”), bollato prematuramente come inadeguato (meglio un normalizzare…cit.), del valore effettivo della rosa (costruita per il 3 5 2…ri-cit.) e di quei calciatori bollati frettolosamente come delle pippe (sono delle scommesse… ri-ri-cit) e che invece stanno dimostrando di valere la serie A.
Da lì si capirà il campionato che aspetterà i rossoblu dopo la sosta.
Tosco
Foto: Getty Images