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3 5 2 ormai classico del Bologna con inversione delle mezzeali:
Svanberg nel mezzo spazio di destra e Soriano nel mezzo spazio
di sinistra, novità vera nel ruolo di punta sotto ad Arnautovic Orsolini.
che nel concreto era poi il giocatore che attaccava la profondità come visto in ben sei occasioni, due delle quali hanno portato alla conclusione e quattro finite in offside.
Volume di gioco decisamente superiore del Sassuolo sempre da
copione in quanto, i neroverdi, sono la seconda squadra per possesso palla, confermata anche ieri col 61%.
La costruzione da dietro della squadra di Dionisi è stata più
deficitaria del solito per l’assenza di Consigli ma comunque, nelle
intenzioni, la gara si è sviluppata sui canoni prestabiliti, compreso un
Bologna più alto perché il Sassuolo, costruendo da dietro, invita gli avversari ad alzare il baricentro: 50 metri di media per il Bologna, più
alto del solito appunto, come da logica.
L’inizio è complicato per i rossoblu che hanno dovuto trovare alcune
contromisure per arginare un avvio importante dei padroni di casa:
Soumaoro ha dovuto spesso abbandonare la linea difensiva per
accorciare in mezzo su Traore, sulla fascia sinistra andava trovato il sistema per disinnescare Berardi; molto meno problematica la fascia
opposta in quanto Boga si è eclissato da solo; poi la gara ha
preso l’indirizzo definitivo nel risultato col bellissimo gol di
Orsolini che, al netto della marcatura, non ha certamente
prodotto una grande partita: stop errati, occasione sparata in curva e
quattro volte in offside; ma il gol è una perla vera che vale tanto.
Da lì il Sassuolo si è perso, tanto da non trovare più le giocate solite,
riprendendo solo il filo del suo calcio a metà del secondo tempo,
con una serie di conclusioni alte di Berardi e Scamacca e poi col
grandissimo intervento di Skorupski, sempre sul venticinque neroverde.
Il finale di partita è stato ben controllato da un gruppo che,
indipendentemente dalla qualità del gioco che propone e che ripeto a
scanso di equivoci a me non piace, da l’idea di crederci: forse questa è
la conclusione da trarre al termine del girone di andata; il
compromesso trovato da Mihajlovic e la squadra ha prodotto un gruppo
coeso (l’esultanza sul gol del Ropero ne è la dimostrazione) che
ha fatto un girone di andata da record di punti dei campionati a
venti squadre; non vuol dire niente, così come non vogliono dire niente I record negativi demagogicamente sottolineati dalla stampa anti
Saputo e dai loro accoliti.
Ultima considerazione su Hickey, giocatore in evidente crescita
esponenziale e sicuramente avvantaggiato da questo sistema di
gioco: se la fase difensiva dello scozzese è ancora da rivedere la
fase propulsiva è continua e qualitativa.
Menzione d’onore per Santander non tanto per il gol trovato quanto
per ‘esultanza manifestata da tutto il gruppo per il suo gol:
evidentemente il Ropero sa farsi voler bene all’interno del gruppo,
sintomo di grande professionalità ed educazione, cosa rara di questi tempi.
Colgo l’occasione per fare gli auguri di buone feste a tutti gli amici di
madeinbo.tv.
Alè.
Tosco
[foto: Il Resto del Carlino]