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Ieri ho avuto la certificazione che oggi non siamo allenati: Sinisa Mihajlovic ha dichiarato nella conferenza post partita che la formazione e il piano gara sono stati concordati con i senatori.
Roba da calcio dilettanti, quando alcuni allenatori lisciano il pelo ai calciatori più importanti per non perdere lo spogliatoio e non farsi esonerare.
Se fra i dilettanti è comunque umanamente comprensibile, fra i professionisti è una roba per lo meno discutibile: sarebbe opportuno che un professionista facesse il suo lavoro non derogando ad altri parti di responsabilità, così da non dare adito ad eventuali fraintendimenti.
Giocare questo calcio “conservativo” è chiaramente un compromesso trovato con la squadra dopo la sconfitta di Empoli (i calciatori solitamente preferiscono la “comfort zone” non il rischio) e allora vi chiedo: quali allenatori veri oggi scenderebbero a tali compromessi in serie A?
Gasperini ad esempio fece il contrario quando decise di svoltare la prima Atalanta: fuori chi non ci credeva.
La proposta di un gioco propositivo, moderno, a tutto campo, uomo contro uomo, verticale, certamente faticoso e rischioso ma potenzialmente affascinante è stata abbandonata per un calcio più difensivo, conservativo, forse pragmatico, solo potenzialmente più concreto, dopo le prime sei partite, per cosa, per paura del solito campionato?
Facile entusiasmarsi guardando una ipnotica classifica, più difficile guardare cosa c’è dentro alle partite: dentro alle partite anche vinte io ci ho sempre visto poco; poco gioco, un calcio speculare, un passo indietro ideologico inspiegabile.
Altri, come al solito, oggi daranno le colpe alla dirigenza che non ha messo a disposizione
dell’allenatore ambizioso ventidue titolari: ci sarebbe poi anche da discutere di come viene usata la rosa a disposizione dell’allenatore, ma questo a mio avviso è un discorso secondario: resta il fatto che Mihajlovic non sta allenando, sta gestendo.
Un allenatore veramente ambizioso non rimette il mandato nella mani dei calciatori, non fa il gestore ma allena con le sue idee prendendosi i rischi del caso.
Questa squadra, per come gioca, non è la squadra di Sinisa Mihajlovic: è il risultato di un compromesso e purtroppo si vede!
Tosco