Caos in casa Virtus: il comunicato che crea scompiglio
Sono ore di attesa in casa Virtus Bologna. In seguito al comunicato del fondo speculativo, il quale, durante il corso del mese di Dicembre, aveva rilevato la metà delle quote di Massimo Zanetti Beverage, il futuro della società felsinea di pallacanestro appare più incerto che mai.
Proviamo, a questo punto, a fare un po’ di chiarezza. Durante gli ultimi mesi della scorsa annata sportiva, Massimo Zanetti aveva ceduto a CRIF il 40% delle quote di Virtus Pallacanestro, assicurando continuità di gestione. Ad inizio Dicembre 2023, inoltre, lo stesso Massimo Zanetti, ha ceduto il 50% delle quote di Massimo Zanetti Beverage ad un fondo speculativo dal nome “Quattro R”, al fine di risanare un grosso debito bancario impossibile da gestire altrimenti.
Nella giornata di oggi, 14 Maggio 2024, lo stesso fondo speculativo ha comunicato di aver deciso di interrompere l’attuale rapporto con Virtus con inevitabili conseguenze sulle risorse finanziarie del club bianconero, al fine di intraprendere altri percorsi di marketing per rilanciare il marchio Segafredo a livello internazionale. Le tempistiche, purtroppo, cozzano completamente con ciò che sta accadendo all’interno del board di Eurolega, intento a scegliere alcune società alle quali affidare una wild card per la partecipazione alla massima competizione continentale nella stagione 2024/25.
Gli scenari possibili, a questo punto, sono molteplici ed impronosticabili, tuttavia, attenendoci ai fatti, risalta agli occhi di tutti la risposta da parte di Massimo Zanetti, il quale ha dichiarato a Il Gazzettino, dopo essere stato contatto telefonicamente: “È semplicemente scaduto il vecchio contratto di sponsorizzazione e stiamo negoziando quello nuovo, ma restiamo a Bologna e alla Virtus. Non cambierà niente.” Qualcosa, forse, cambierà, di certo saranno in corso colloqui tra il patron della Virtus Pallacanestro ed il fondo speculativo Quattro R e, senza dubbio, nel caso in cui Segafredo dovesse interrompere i propri rapporti con il club, si troverebbero altri investitori, compreso un eventuale impegno economico da parte di questi ultimi al fine di fungere da main sponsor.
È impensabile, inoltre, che la notizia abbia colto alla sprovvista lo stato maggiore della Vu nera, probabilmente già al lavoro da tempo per mantenere vivo l’impegno economico nel club e per risolvere la questione senza penalizzare sportivamente l’ambiente Virtus.