La stagione della Fortitudo: dal bagno di folla in Furla, al -20 in gara 4 con Cremona
Con la sconfitta casalinga con Cremona in gara 4 di semifinale playoff per 49-69, è calato il sipario alla stagione della Fortitudo Pallacanestro Bologna. Per tracciare un riassunto dell’annata appena trascorsa, occorre fare un passo indietro allo scorso campionato di serie A, che ha sancito la retrocessione in cadetteria della Effe.
I lavori societari estivi, infatti, hanno rallentato la costruzione del roster 2022-2023. Dopo la nomina di presidente a Valentino Di Pisa, numero uno di Fedagromercati, la prima firma è stata quella del coach, Luca Dalmonte, tornato in biancoblù ad un anno di distanza dalla salvezza del maggio 2021, ufficializzato il 21 luglio. Poi a cascata sono arrivati Biordi, Barbante, Panni, Paci, Italiano, Cucci e degli americani Thornton e Davis. Confermati Fantinelli, designato capitano dell’Aquila, e Aradori. Il 17 agosto, nonostante l’ultimo campionato tutt’altro che brillante, la Furla viene assalita dal bagno di folla dei tifosi bolognesi.
La pre-season, tuttavia, non parte nel migliore dei modi: una vittoria, peraltro sofferta contro l’Umana Chiusi al PalaSavena, su tre partite in Supercoppa.
Allora testa al campionato. Il Girone Rosso regala meno gioie del previsto. Eppure, tra cambi di Main Sponsor, da Kigili a Flats Service, e di giocatori nell’organico, salutano Paci, Biordi e Davis, entrano Candussi e Vasl, e la sparizione di Ferrara, la Fortitudo strappa la qualificazione ai playoff, vero obiettivo stagionale.
Arrivata al sesto posto, la Effe viene inserita nel Girone Blu, dove però vince solamente un incontro su sei. Ancora tartassata dagli infortuni, i biancoblù sospendono Thornton a seguito di comportamenti non consoni e poco professionali fuori dal parquet di gioco. Nel calderone emotivo, inoltre, anche il tifo inizia ad esprime il proprio malumore e dissenso: la Fossa dei Leoni protesta con il silenzio.
Alla viglia dei playoff, la società decide di esonerare Dalmonte, al suo posto il vice Matteo Angori, e al contempo, da Treviso torna Adrian Banks, rescindendo con Thornton. La scelta, che inizialmente sembrava folle, raccoglie i frutti: Bologna dopo aver perso la prima sfida con la Cento, ribalta il fattore campo e chiude i conti a gara 4 passando il turno.
In semifinale c’è Cremona, che ha superato nei quarti Agrigento con un secco 3-0. Alla Flats Service non riesce il colpaccio, la Vanoli si presenta al Madison di Piazza Azzarita avanti 2-0. Fantinelli porta al quarto atto la battaglia, ma la squadra del castellano Demis Cavina, che fino ad ora ha vinto gli unici due trofei messi in palio dalla LNP, ne ha di più. Termina con 20 punti di margine l’ultimo match del campionato 2022-2023.
Il bilancio puramente aritmetico evidenzia come sono 18 i successi su 42 partite ufficiali disputate. Il cammino nella post season di Angori (4-4) è stato in ogni caso soddisfacente.
Cosa aspettarsi dal futuro? Un’altra A2, magari più serena, dentro e fuori dal campo. Alla porta di Gianluca Muratori hanno già bussato due cordate interessate a rilevare la proprietà del club.