Eurolega, nella notte dei serbi Belgrado cade a Bologna
Non è stata una serata come altre quella di ieri al Paladozza. La storia intrecciata di Virtus Bologna e Serbia prosegue, perché il destino è beffardo, si sa, e certe emozioni non sono controllabili.
Il ritorno di Milos Teodosic sotto le Due Torri ha certamente rappresentato la nota di colore più interessante ed attraente degli ultimi anni di basket in Italia: il Mago, accolto come una divinità dal suo ex pubblico, ha calcato nuovamente un parquet bolognese, questa volta, però, con una canotta avversaria. Gli applausi scroscianti del Pala Azzarita, uniti al boato dei 5000 presenti nel momento in cui la Stella Rossa è scesa in campo per il riscaldamento hanno scaldato un’intera partita, già non così tranquilla di per sé. Il video preparato dal club bianconero con il saluto dei sostenitori virtussini all’ex beniamino ha fatto commuovere anche il più apatico dei paganti e la consegna della storica foto post vittoria di Eurocup da parte del presidente Massimo Zanetti ha aggiunto l’ultimo tocco di nostalgia, giusto per aumentare la velocità delle lacrime sulle guance dei più affezionati.
E’ questo l’ambiente in cui si è giocato il quarto turno di Eurolega tra Segafredo e Stella Rossa Belgrado, di certo meno toccante rispetto a quanto accaduto nel pre partita. Le due compagini si sono date battaglia per quaranta minuti, giocando con intensità, innervosendosi a vicenda, stuzzicandosi e rispondendo colpo su colpo alle giocate dell’avversario.
Le Vu nere, come spesso capita da inizio stagione, sono partite col piede giusto, accumulando un gap, a detta di coach Ivanovic nel post gara, così ampio da essersi dimostrato decisivo in un match tra due formazioni di livello simile. I bianconeri giocano bene, su questo non vi sono dubbi: in difesa la pressione del frontcourt su consegnati e palleggio in cabina di regia è stata asfissiante e ha indotto i biancorossi a perdere tanti palloni, molto dei quali strappati direttamente dalle mani dei giocatori della Stella, mentre in attacco il pallone ha girato bene, sia sul perimetro che in area e le percentuali al tiro sono state un fattore rilevante. I felsinei hanno voglia di giocare, di colpire gli avversari costruendo della buone conclusioni: il lavoro di Mickey e Shengelia, oltre che a rimbalzo ed in difesa, si sta dimostrando fondamentale anche in fase offensiva, con i due lunghi capaci di aprirsi oltre l’arco, ma anche di colpire in spalle a canestro e gli esterni stanno dando continuità di rendimento sia al tiro che in penetrazione.
Quando si presenta la necessità di far riposare Pajola e Hackett, Banchi può contare su Lundberg e Smith, due talenti in grado di completarsi: il numero 9 può ricevere oltre la linea dei tre punti, palleggiare e crearsi qualche conclusione, mentre l’ex CSKA si sta rivelando un singolo capace di scoccare in catch and shoot e di avvicinarsi a canestro con sapiente tecnica.
Bologna, dopo quattro giornate di Eurolega, conta tre vittorie ed una sola sconfitta e raggiunge zone di classifica all’interno delle quali, molto probabilmente, non riuscirà a rimanere fino al termine della regular season. Ora arrivano due impegni fondamentali: Villeurbanne a Lione ed Anadolu Efes alla Segafredo Arena. Vincere contro i francesi significherebbe arrivare al match contro i “blu” di Istanbul a mente sgombra e, a quel punto, giocarsela quasi alla pari.
Nella notte dei sogni, quella del ritorno a Bologna di Milos Teodosic, la Vu nera scopre che può sognare.