
Pomeriggio agrodolce al Mapei, il Bologna non vince ma l’imbattibilità si allunga a nove match
Reggio Emilia si era tinta di rossoblu, sembrava tutto pronto per la festa del Bologna, ma il Sassuolo non era d’accordo. Nel match valevole per la decima giornata di Serie A i felsinei si sono fermati sull’1-1 contro i padroni di casa. A Thiago Motta non sono bastati il gol di Zirkzee e la spinta degli oltre ottomila tifosi arrivati al Mapei Stadium, una rasoiata chirurgica di Boloca rimanda il decollo di Orsolini e compagni nelle zone nobilissime del campionato. Ma è davvero il caso di disperarsi per il mancato successo della squadra di Saputo?
Un po’ di rammarico per il mancato successo è naturale: lo stadio, nonostante sulla carta si trattasse di una trasferta, era già addobbato per il lancio in quota del Bologna, ma la prestazione non è stata all’altezza delle aspettative. Thiago Motta ha rispolverato per l’occasione Kevin Bonifazi, autore di una prestazione nel complesso sufficiente, ma probabilmente non al livello di quanto mostrato fin qui da Beukema. Il palleggio era meno brillante del solito, con la squadra confinata a lungo nella propria metà campo dalla pressione del Sassuolo, mentre la fase difensiva è andata spesso in apnea di fronte alle accelerazioni dei neroverdi.
I rossoblu hanno il merito di sbloccare subito la partita con il gol di Joshua Zirkzee: controllo orientato perfetto su lancio in profondità e rete d’autore. Roba per palati finissimi. Poi però il Sassuolo impone la propria migliore condizione fisica. La corsa della squadra di casa mette sabbia negli ingranaggi di Thiago Motta e martella con conclusioni dalla distanza la porta di Skorupski, fino a pescare l’Asso di Denari: la stupenda rasoiata in diagonale di Boloca, che supera l’incolpevole portiere polacco rossoblu, insaccandosi all’angolino basso.
Il secondo tempo è un’altalena di emozioni. Entrambe le squadre hanno le carte in regola per vincerla. Si punzecchiano a vicenda, cercando di mandare ko l’avversario, ma senza riuscirci. Il Bologna si dispera per due gigantesche occasioni di vittoria fallite con Orsolini protagonista in entrambe le situazioni. Prima il salvataggio di Toljan sulla linea dopo il tocco sotto del numero 7 per superare Consigli; poi il fuorigioco ancora di Orso sul lancio di Ndoye, con il tiro dell’attaccante respinto, poi ribadito in rete da Zirkzee, ma giustamente annullato dal Var. Insomma un Bologna a centimetri dalla vittoria, ma anche dalla sconfitta, con le occasioni di Berardi e Bajrami salvate da uno Skorupski super nelle varie occasioni.
Cosa resta allora di questo pareggio? Si può davvero parlare di due punti persi? Questione di punti di vista. I dati parlano di una partita vissuta sul filo del rasoio, con entrambe le squadre capaci di assestare colpi per la vittoria. Il Bologna ha il possesso per il 59% del tempo e con un fraseggio preciso nell’88% di volte, contro l’83% di precisione avversaria. Dall’altra parte però i neroverdi concludono praticamente il doppio delle volte rispetto ai felsinei: 17 tiri a 9 per i padroni di casa, 6 a 5 quelli in porta. E il volume di tentativi sassolesi si traduce bene anche nel dato relativo agli expected goals. Stando a questa statistica infatti l’1-1 alla fine è il risultato giusto per questa contesa: i rossoblu combinano per 0,83 xG, mentre i neroverdi per 0,86 xG.
La delusione di alcuni tifosi nel dopo partita è dunque comprensibile. I risultati delle settimane precedenti hanno fatto salire le aspettative alle stelle, ma si è probabilmente fatti i conti senza l’oste. Il Sassuolo, da squadra ferita dopo una partita in cui è stata dominata dalla Lazio, ha venduto cara la pelle, cercando di portarsi a casa lo scalpo del Bologna, fin qui ottenuto solo dal Milan.
I rossoblu hanno conservato la propria striscia di imbattibilità, prolungandola a nove e per una notte hanno avuto la gioia di dormire al settimo posto. Certo due punti in più ti avrebbero portato addirittura in zona Champions. al quarto posto con Napoli e Fiorentina, ma non è il caso di disperarsi per un’occasione mancata. I ragazzi di Thiago Motta hanno dimostrato di saper fare punti anche quando la sorte non gira, una qualità tipica delle grandi squadre e con un calendario, che vede già tante big in meno da affrontare, ecco che dalle parti delle Due Torri, non ci si può che leccare i baffi per il proseguo della stagione.