
Bologna Primavera: salvezza raggiunta, ma le ambizioni erano altre
Se fino a qualche mese fa ci avessero detto che questi ragazzi li avremmo visti costretti a guardarsi le spalle per non finire nelle zone più infime della classifica, ci avrebbero presi per matti.
Purtroppo, la primavera rossoblù è stata capace di complicarsi la vita da sola, raccogliendo appena due punti nelle nove gare antecedenti alla vittoria in terra sarda di settimana scorsa, che ha dato un barlume di speranza per questo finale di stagione. Periodo nefasto, dunque, per la compagine di Vigiani che è passata da contendersi un posto per i playoff a evitare i playout da cui, invece, scalpita la Dea per uscirne. Proprio quest’ultima, dopo aver inanellato una striscia positiva di risultati (un pareggio seguito da due successi di fila con Cagliari e Frosinone), si è rimessa nella giusta carreggiata: direzione salvezza.
Pronti, via e la conclusione di Vlahovic, su cui Bagnolini deve metterci una pezza, fa presagire ad una giornata più complicata del previsto. Non è della stessa opinione, però, Urbanski, che, qualche istante più tardi, è bravo quanto fortunato a trovarsi di fronte all’estremo difensore orobico, gelandolo.
La strada si mette ancor più in discesa quando al 27’ Raimondo sigla il raddoppio su un tap-in a distanza ravvicinata. La seconda frazione si apre nella stessa maniera in cui è terminata la prima: nessuna novità. Tanti cambi e ritmi decisamente più blandi, con il Bologna che non forza, amministra fino alla fine. Inutile il gol nel recupero di De Lungo per l’1-2 finale.
L’Atalanta si sveglia troppo tardi e perde un treno importantissimo per provare ad agganciare il Cagliari rimasto illeso nel pareggio raggiunto nel finale a Roma nel primo pomeriggio ora distante due lunghezze.
A due giornate dal termine del campionato, con ancora sei punti a disposizione, tutto è ancora in bilico.
Ciò che non lo è più, invece, è la permanenza nella massima serie per il Bologna che, con la vittoria di ieri, raggiunge la salvezza matematica – sebbene gli obiettivi fossero altri -e si vendica della sconfitta rimediata all’andata per 0-1.
Nel complesso, la stagione dei felsinei è sottotono – su cui si riponevano grandi aspettative a inizio anno – ai margini dalle zone elitarie della classifica. Terminato il girone d’andata e avviato quello di ritorno in maniera ineccepibile (10 punti nelle prime 4), il proseguimento è stato complicato per i ragazzi di Vigiani, con prestazioni e risultati decisamente sotto le proprie capacità che hanno, pian piano, sempre di più scostato i rossoblù dalla zona dei playoff.
Pietro Celeste