
Bologna pari tra le polemiche: contro la Juventus è 1-1, ma manca un rigore ai rossoblù
Non c’è verso, ormai è una vera e propria maledizione quella della Juventus al Dall’Ara. Nonostante le assenze degli avversari, nonostante il periodo di forma, ancora una volta al Bologna non riesce di fare punteggio pieno contro i bianconeri. Il match valevole per la trentacinquesima giornata di campionato finisce 1-1 con il gol di Freuler a reagire al vantaggio di Thuram, ma c’è polemica. Proprio lo svizzero nel primo tempo era stato atterrato da McKennie in un episodio molto sospetto nell’area juventina.
Il punticino ottenuto in classifica non è di certo il risultato sperato, ma aiuta comunque a tenere attivo il ruolino di marcia. In virtù dei risultati delle rivali, gli emiliani precipitano al settimo posto, potenzialmente fuori dall’Europa, superati dalle due romane. La Juventus invece mantiene il proprio quarto posto, ma appaiato in graduatoria proprio da Roma e Lazio, con gli aquilotti prossimi avversari in campionato. Per i felsinei invece la chance la settimana prossima a San Siro di provare a riprendersi il maltolto.
Per la sfida contro i bianconeri cambia un po’ le carte in tavola Italiano. Confermato Skorupski, con Beukema e Lucumí come diga centrale, ma la novità è De Silvestri a destra, con Miranda a sinistra. Altra sorpresa in mediana con Ferguson titolare al fianco di Freuler, mentre in avanti è Cambiaghi l’uomo a sinistra, con Orsolini sul lato opposto e Odgaard al centro a supporto di Dallinga. In casa Juventus confermata la linea a tre con Savona adattato. Cambiaso e Weah sulle corsie, con Gonzalez e Kolo Muani coppia d’attacco.
Approccio leggermente migliore da parte degli ospiti nella gara del Dall’Ara. Pressione asfissiante e verticalizzazioni rapide sono le scelte di Tudor per mettere in difficoltà i rossoblù. Questo avvio migliore però non giustifica la rete iniziale dei bianconeri, arrivata in maniera fortunosa, complice anche l’errore di Skorupski. Thuram è infatti bravo a costruirsi lo spazio per il diagonale mancino dal limite, ma il portiere polacco è ampiamente rivedibile nel suo intervento, dove tocca la sfera, ma facendosela passare sotto il busto. Così in maniera abbastanza estemporanea arriva il vantaggio bianconera.
La squadra ospite specula molto sul vantaggio accumulato e con la pressione, unita a un gioco molto fisico riescono a spezzare il ritmo del Bologna con costanza. Raramente i rossoblù riescono ad attaccare la profondità, lasciando Dallinga molto isolato in avanti. Il gioco dei bianconeri è per altro aiutato dall’arbitraggio di Doveri, il quale cerca di far giocare il più possibile, ma dimentica di sventolare i cartellini quando i falli diventano reiterati.
Minuto 30 arriva però l’episodio che ha acceso la polemica bolognese, soprattutto dei tifosi, a gara conclusa. Bel pallone in profondità per Freuler, che prende il tempo a McKennie, andando a caccia del pallone. Lo statunitense pecca di irruenza e finisce con il travolgere lo svizzero, ma Doveri lascia correre. A un’attenta revisione si vede come il contatto dell’americano sarebbe punibile, ma nonostante questo il Var sceglie di non intervenire, lasciando il Bologna senza un penalty giusto.
Si arriva così all’intervallo dove i rossoblù riescono, come spesso accade a riassestarsi, trovando anche alcune risposte ai quesiti posti dalla difesa bianconera. L’approccio emiliano è carico e le prime azioni da gol cominciano ad accumularsi e al 54’ la Juventus capitola. Bella giocata di Cambiaghi, che arriva sul fondo a sinistra, per poi crossare in area. Grande sponda di Dallinga per Freuler, il quale controlla e calcia, trovando la deviazione fortunata di Veiga lasciando nessuno scampo a Di Gregorio.
Dopo la rete si avvicendano i protagonisti in campo, aprendo la girandola dei cambi. I padroni di casa poco a poco diventano una squadra dalla trazione super offensiva. Entrano infatti Lykogiannis, Castro, Pobega, Dominguez e Calabria, giocando con due punte vere di ruolo. Dall’altra parte invece corre ai ripari la squadra di Tudor. Cambi ruolo per ruolo in casa bianconera, con un baricentro abbassato di volta in volta, con l’avvicendarsi dei protagonisti.
Nel finale la gara è aperta e nonostante ci sia in media sempre più Bologna, in termini di predominio, è della Juve la chance per vincerla. Per fortuna dei rossoblù, Costa, entrato da poco, scivola di fronte a Skorupski, non riuscendo a calciare in porta da distanza favorevolissima. Si arriva così al triplice fischio di gara con il punteggio sull’1-1, con Doveri a fischiare la fine con una ventina di secondi di anticipo.
Risultato giusto sotto tanti punti di vista, ma anche tante, troppe, polemiche sulla gestione arbitrale dell’incontro. Dall’episodio di Freuler, alla gestione troppo permissiva dei cartellini nel primo tempo, a un tempo di gioco decisamente insufficiente (appena 46 minuti complessivi su 98), non sufficiente la prova dell’arbitro romano.
In termini statistici la gara come detto è in equilibrio. Il Bologna, complice lo svantaggio iniziale, guida in molte voci, ma non riesce a tradurlo in grandi occasioni da gol. I rossoblù vincono la lotta per il possesso, tenendo il pallone per il 65% del tempo tra i piedi, completando 357 fraseggi (83% di precisione). Molto male invece il fraseggio juventino: appena il 73% di passaggi completati, per un totale di 171, nel restante 35% del tempo.
In zona gol gli emiliani combinano per 9 tiri totali contro i 6 degli avversari. Meglio però gli ospiti in termini di precisione e pericolosità con 3 tiri in porta a 2 per i bianconeri e un conto di expected goals che premia i ragazzi di Tudor con 0,68 xG, mentre il Bologna si ferma a 0,39 xG per un pareggio nel complesso giusto. Fa molta specie però il numero dei falli, che spiega molto bene l’atteggiamento della Juventus durante la gara. Sono infatti 19 gli interventi irregolari dei bianconeri, contro i soli 6 dei rossoblù.
Questo pareggio costringe il Bologna a dover ottenere almeno 7 punti nel finale di stagione per poter confermare un piazzamento in Europa da qui a fine stagione. Ora infatti i rossoblù tornano nel gruppo degli inseguitori e sono obbligati a lottare con le unghie e con i denti in campionato, dimenticandosi (per ora) della Coppa Italia, per evitare di rimanere con il cerino in mano a fine stagione.