Le frottole
Ci hanno scartavetrato i maroni per un po’ di giorni sul fatto che Doig del Verona – a parere di alcuni il terzino sinistro più forte al mondo visto la morbosa attenzione verso questo giovane virgulto scozzese – si dovesse assolutamente acquisire entro le 24 del 30 giugno, per le difficoltà del presidente del Verona Setti a chiudere il bilancio.
L’inserimento del Torino, che avrebbe rilanciato visto la proverbiale voglia di spendere soldi del presidente granata Cairo ha, come avviene in questi casi, dirottato le solite critiche nei confronti di Saputo reo di non alzare la posta per chiudere la trattativa.
Poi, come spessissimo accade, Doig è ancora lì, a Verona, anche Cairo non ha chiuso entro le 24 del 30 giugno e Setti non sembra che abbia portato i libri in tribunale: evidentemente la deadline era una fake news e né Sartori, né tantomeno Vagnati, si sono fatti condizionare da scadenze evidentemente fasulle, vere solo per i cosiddetti professionisti dell’informazione.
Se Doig andrà al Torino, sarà per motivi che esulano dalla distorsione della notizia di qualche giorno fa e per l’occasione, un po’ di persone più o meno interessate alle sorti del Bologna, si sono accapigliate per niente; oggi sembra diventato lo sport preferito dai social-tifosi: sfancularsi sulle non notizie, sulle notizie fasulle: pensa mò che teste!
Nel frattempo è arrivato Beukema, un’ operazione da una decina di milioni di euro e invece di mettere tutti d’accordo , nessun commento, tutto normale, anzi dovuto, nonostante un mercato preventivato da “lacrime e sangue” (cit.).
Quanta energia mal spesa dietro a chiacchiere dei quotidiani che, andando in stampa ogni giorno, possono appunto quotidianamente scrivere la qualunque, perché tanto domani è un altro giorno (super cit.).
Tosco