
Orsolini la decide all’ultimo secondo! Il Bologna batte l’Inter 1-0 e continua a sognare la Champions
Un lampo all’ultimo secondo, una girata volante e una sfida di grande equilibrio si conclude così. Riccardo Orsolini entra e sull’ultimo cross decide il match: è sua la girata che vale il successo del Bologna sull’Inter. Al Dall’Ara i rossoblù vincono per 1-0 e fermano la rincorsa scudetto dei nerazzurri, ora agganciati in vetta dal Napoli, mentre i felsinei con i tre punti si godono un’altra notte al quarto posto, in attesa della Juventus nella giornata di domani.
La gioia di Riccardo Orsolini è incontenibile, la sua esultanza è un vero e proprio bagno di folla sotto la Curva Bulgarelli. Il suo gol invece è una perla, è il finale dolce di una gara intensa, come il cioccolato delle Uova di Pasqua è l’ultimo capitolo di un lungo e ricco pranzo pasquale. Al contrario invece il Dall’Ara resta indigesto ai nerazzurri in lotta per lo scudetto, in questa stagione, così come lo fu nel 2022, quando il successo bolognese indirizzo il titolo verso il Milan.
Per la sfida del Dall’Ara Italiano opta per un paio di cambi alla sua squadra tipo, soprattutto a centrocampo. Davanti a Ravaglia è infatti confermata la linea a quattro con Holm, Beukema, Lucumí e Miranda. In mediana al fianco di Freuler è Aebischer a vincere il ballottaggio con i compagni, mentre in trequarti la carta a sorpresa è Dominguez a sinistra, con Odgaard e Ndoye, alle spalle di Dallinga. Dall’altra parte invece c’è Correa al fianco di Lautaro in avanti, Darmian a destra e Carlos Augusto a sinistra per comporre la formazione dei nerazzurri.
La partita è fin da subito fisica e ostica. L’Inter parte forte con la chiara idea di indirizzare fin da subito il match, consapevole anche della crescita del Bologna nei secondi tempi. I rossoblù però resistono bene e provano anche a reagire, senza però creare da una parte o dall’altra del campo particolari occasioni da gol. Lautaro crea sempre pericoli, mentre uno dei più pericolosi è Carlos Augusto, il quale è protagonista anche di una caduta che per poco rischia di costargli un infortunio al ginocchio, per fortuna nulla di serio per il brasiliano. Nel Bologna brilla come sempre la stella di Ndoye.
Al 27’ però l’occasione per i rossoblù di indirizzare la gara c’è. Ennesima galoppata di Ndoye sulla destra, con tanto di tocco rasoterra per l’inserimento perfetto di Dallinga. L’olandese non manca l’appuntamento con il pallone, ma il suo tentativo viene toccato da un bravo e fortunato Pavard, il quale la sposta quanto basta per toglierla dalla porta. Si dispera giustamente l’olandese, a pochi centimetri da sbloccare la gara.
Il primo tempo termina così senza ulteriori sussulti, con tanto equilibrio e rari acuti da una parte e dall’altra. Un copione che non cambia nella prima metà di ripresa. I due allenatori infatti sono restii a toccare il proprio schieramento, mentre in campo l’equilibrio di gioco fa scaturire anche un pizzico di nervosismo. Il picco di questa fase nervosa di incontro si raggiunge però in panchina, quando al 56’ Italiano litiga a muso duro con il vice di Inzaghi per le proteste al quarto uomo e di conseguenza Colombo espelle entrambi dall’area tecnica.
Senza il proprio allenatore, il Bologna comincia così la fase cruciale di gara. Entrano nell’ordine, Orsolini, Castro e Cambiaghi, per Dominguez, Dallinga e Ndoye. Nel finale c’è spazio anche per Fabbian e Moro al posto di Aebischer e Odgaard. In casa Inter invece si punta su Dimarco, Frattesi e Taremi, mentre in conclusione si giocano anche le carte Bisseck e Arnautovic. I rossoblù però crescono e nell’ultimo quarto d’ora cominciano a schiacciare nei propri ultimi metri la squadra di Inzaghi.
Nonostante lo sforzo degli emiliani, il castello difensivo dei nerazzurri non sembra cedere: la grande organizzazione interista copre sempre bene Sommer, mai costretto a grandi interventi. Basta però una sola occasione per sbloccare la gara e questa arriva all’ultimo secondo possibile. Rimessa lunga di Miranda a cercare Fabbian in area. Il numero 80 non ci arriva, ma Bisseck non riesce ad allontanare, solo a prolungare. Sul palo lontano però spunta Orsolini, che tira fuori il coniglio (di Pasqua) dal cilindro. Semirovesciata da parte del numero 7 e pallone in fondo al sacco. Un cioccolatino per il Dall’Ara colmo, che esplode di gioia.
Così con un lampo last minute il Bologna ottiene tre punti dal peso specifico elevatissimo nella rincorsa Champions, chiudendo con un bottino di 4 punti questo trittico di partite contro le squadre di vertice. In attesa degli altri risultati, i felsinei hanno fatto la loro parte, mantenendo alta la pressione in zona Europa e tenendosi davanti per un’altra settimana a tutte le altre (Juventus esclusa). Sono rimaste solo cinque giornate e gli emiliani hanno lanciato la loro volata Champions League con questo successo.
I numeri della gara sono molto equilibrati e rispecchiano benissimo la gara vista in campo. I nerazzurri vincono la sfida per il possesso palla, gestendo la sfera per il 52% del tempo, completando 299 passaggi (80% del totale). Gli emiliani invece nel restante 48% del tempo, completano 272 fraseggi, con un tasso di conversione dell’81%. Il Bologna però produce di più in zona gol con 12 tiri totali a 8 e 3 tentativi nello specchio a 1.
Sotto il punto di vista degli expected goals vincono ancora gli emiliani, forse testimoniando il migliore finale dei rossoblù. Ancora una volta non è così ampio il margine, perché i bolognesi si fermano a 1,09 xG, mentre i nerazzurri contano solo 0,66 xG. Altri numeri della gara vedono un Bologna più disciplinato con 12 falli fatti contro 21, mentre in termini di recuperi vince l’Inter per 40 a 39. Tanto equilibrio che suggerisce un pari come risultato più probabile, ma al tempo stesso premia anche la prodezza del singolo, di quell’Orsonaldo, che ormai ha Bologna nel palmo della mano.