Cagliari-Bologna: il pre-partita
Tra Cagliari e Bologna vige l’equilibrio, anche al Domus…
Decima giornata di Serie A che si apre proprio questo pomeriggio alle ore 18:30 all’Unipol Domus Arena di Cagliari. Il turno infrasettimanale, da sempre, regala emozioni imprevedibili e fa sì che per una volta la classifica venga messa in secondo piano. Non solo, invita gli allenatori a mettere mano alle formazioni in modo da gestire il triplice impegno settimanale, pescando perché no dalla panchina la chiave vincente.
Ed è proprio quello che dovranno fare Davide Nicola e Vincenzo Italiano, nonostante quest’ultimo abbia l’organico meglio riposato non avendo giocato nel weekend. Il tema alluvione sotto le Due Torri ha alzato un polverone in merito alla gara che si sarebbe dovuta disputare allo Stadio Renato Dall’Ara nel tardo pomeriggio di sabato contro il Milan. Le lamentele rossonere hanno acceso la miccia, spostando l’attenzione mediatica sul fattore campo anche quando per una volta avrebbe dovuto prevalere l’aspetto umano.
Il Bologna, dunque, ha avuto modo di ricaricare le batterie e poter periziare meglio l’avversario di turno. Il Cagliari, invece, in campo ci è sceso, ma non è riuscito a dar seguito all’ottima striscia di risultati utili grazie ai quali sono usciti dai bassifondi. Ecco che dopo le due vittorie pirotecniche con il Parma al Tardini e il Torino davanti al proprio pubblico – e perché no il pari con la Juventus allo Stadium – i sardi si sono dovuti arrendere all’Udinese di Kosta Runjiaic. I friulani hanno ingabbiato la squadra di Nicola, aggravata più di quanto non fosse prima dall’espulsione alla mezz’ora di Makoumbou per somma di cartellini. Una sanzione sacrosanta, con il giocatore fermato dal giudice sportivo per una partita, proprio quella contro i felsinei.
Nella conferenza stampa pre-partita il tecnico dei sardi ha eluso le domande sull’undici iniziale, anche se sul sostituto del congolese è stato fatto il nome di Prati su tutti. Con ogni probabilità sarà chiamato agli straordinari Piccoli: il centravanti classe 2001 è stato uno dei più impiegati e, viste le assenze dei concorrenti, si appresta a vivere un’altra sfida dal 1’. Non sono mancati i plausi al Bologna, “squadra che ti aggredisce in verticale, abile a pressare, con 3 giocatori per ruolo e che disputa la Champions” – ha ribadito.
Grosse novità da Casteldebole, in primis il rientro in lista di Lewis Ferguson a distanza di 198 giorni dall’ultima volta. Basterebbe questo per riaccedere l’animo dei supporter emiliani, fin qui gioiosi una sola volta in ben 9 partite. Un Bologna che non vince e non perde; tanti – troppi – i pareggi maturati fin qui, statistica nella quale il Bologna detiene il primato. Nella tanta irrequietezza nella quale vivono certi tifosi, non mancano le critiche rivolte alla campagna acquisti, così come a Italiano, succube di aver preso le difficili redini lasciate da Motta.
Se tornassimo indietro di un anno, il Bologna di questi tempi avrebbe solamente due punti in più classifica; se si considerano le chance gettate alle ortiche con Udinese, Parma e Genoa, ecco che forse tanto peggio non si è fatto. Al Bologna mancano un paio di punti, gli stessi dopo i quali le critiche finirebbero con il perdersi. Tutti sono chiamati a far meglio, non per la gente, bensì per loro stessi, consci di non poter ripetere una stagione come quella passata, ma migliorando di volta in volta.
Impossibile pensare che il Bologna viaggi allo stesso ritmo del Cagliari, sì in ripresa, ma troppo guardingo e mai pericoloso a Udine. Inevitabilmente l’inferiorità numerica ha gravato, ma Nicola ha sottolineato come sia stato soddisfatto della fase di non possesso, rimanendo però deluso dall’atteggiamento – aldilà degli errori tecnici in certe dinamiche. Una postilla non può non esser fatta su il traghettatore di tutto questo, lo stesso Davide Nicola, il primo a metterci la faccia, l’ultimo ad arrendersi. L’ambiente lo ama, ormai si è creata una bella sinergia – d’altronde sarebbe strano il contrario. Lo si è visto in un paio di occasioni recarsi, al timone di tutti, a chiedere perdono sotto la curva dopo le terribili prestazioni dei suoi giocatori. Chiamato il più delle volte a subentrare a stagione in corsa, fungendo da trascinatore per ottenere la salvezza. Salvezza chiamata, salvezza ottenuta: 5 su 5 negli ultimi 8 anni, con ben quattro squadre diverse e il più delle volte dato per spacciato.
In terra petroniana monitorate le condizioni di Erlic e Lykogiannis (entrambi assent), così come assente sarà Michel Aebischer, sottoposto nella mattinata di ieri ad intervento di sports-hernia eseguito dall’equipe del prof. Dallari presso l’Istituto Rizzoli, e perfettamente riuscito. Nei prossimi giorni saranno stimati i tempi di recupero. Il fischietto di gara non sorride al Bologna siccome con Fourneau vanta una sola vittoria a fronte di due sconfitte e un pareggio. Rendimento più positivo per i sardi: due le vittorie (così come i pareggi) e una sola sconfitta. A Bologna viene ricordato per quel famigerato fallo non fischiato in partenza su Bonifazi, il quale poi franò su Behrami concedendo il penalty nella sfida interna con il Genoa.
Regna sovrano l’equilibrio tra le due squadre, anche se i felsinei non trovano il successo in terra sarda dalla stagione 2013/14 con Pioli in panchina. Campo difficile da sbancare, dunque, quello dell’Unipol Domus; per giunta, dalla stagione 2018/19 è aperta la striscia di vittorie dei padroni di casa. Negli ultimi due precedenti al Casteddu fu la formazione bolognese ad esser passata in vantaggio, salvo poi vedersi rimontare in entrambe le occasioni, terminate con lo stesso punteggio (2 a 1). A dare sostegno ai ragazzi di Vincenzo Italiano ci penseranno i 150 tifosi circa accorsi in Sardegna per un inconsueto martedì pomeriggio. Solo applausi!
Foto: Bologna Fc 1909