IL PRE-PARTITA DI MILAN – BOLOGNA
Sarà Milan-Bologna l’anticipo di questa terz’ultima giornata del campionato di Serie A 24-25. Il teatro è lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro, ancora festante dopo la lunga battaglia con la quale i cugini nerazzurri hanno sconfitto il Barcellona, strappando un pass per la finale di Champions a Monaco di Baviera. Se la Milano del serpente sta vivendo letteralmente un sogno, i Diavoli Rossi sono chiamati a riscattare una stagione pressoché fallimentare, specie in campionato. Dopo la vittoria della Supercoppa in Arabia a discapito proprio dell’Inter, qualche settimana fa i rossoneri sono riusciti a ripetersi nel doppio confronto in semifinale di Coppa Italia annichilendoli nella gara di ritorno e accendendo alla finale.
La partita decisiva è alle porte e guarda caso contro i rossoblù di Vincenzo Italiano, avversari perfino in questa giornata a distanza di meno di una settimana dalla grande sfida. Non sarà facile pensare al presente con una finale alle porte, in particolar modo per i felsinei, non abituati a disputare gare di questa caratura e con la “pressione” addosso per rimanere agganciati al trenino per l’Europa. Interessante sarà capire le scelte adoperate da Vincenzo Italiano. Quello che è certo è che una delle due squadre l’anno prossimo giocherà l’Europa League grazie alla Coppa Italia; più complicato accedervi grazie al campionato in cui vi è un posto in meno per via del Ranking Uefa.
Tutto è ancora in ballo e guarda caso molto dipenderà dal connubio campionato-Coppa Italia che potrebbe premiare la settima (posizione più ragionevole). Il Milan, in rincorsa dopo le due vittorie di fila (tre se considerato il ritorno della semifinale), dovrebbe ottenere il pieno del bottino in questo rush finale per strappare un posto alle prossime Coppe, al Bologna “basta” qualche punto in meno, anche se una sconfitta – in attesa degli esiti degli altri scontri diretti – complicherebbe i piani. Il calendario non sorride ai rossoblù: settimana infernale lontana da casa con la doppia sfida con il Milan (a Milano e a Roma) e la trasferta di Firenze contro un tifo inferocito dall’andata.
La gestione delle risorse sarà cruciale sia sponda rossonera che felsinea che si augura di avere al meglio Holm e Ndoye per la finale, non potendoli testare nella gara di domani sera. Non finisce qui, stando a quanto filtra dall’infermeria perfino Miranda e Odgaard non sono al 100%, così come Ferguson rientrato da poco dall’infortunio per cui non ancora fornito della giusta gamba per reggere così tanti impegni ravvicinati. Se lo spagnolo e lo scozzese figurano nella lista dei convocati, il discorso non vale per il danese, escluso per via precauzionali. Recuperato Nicolò Casale, sarà lui lo stakanovista a dover fronteggiare l’attacco per gli interi novanta minuti; staffetta a due per la coppia Lucumì – Beukema, con l’opzione di un tempo a testa per non spremere nessuno. Alternativa già adottata, proprio nella gara d’andata in cui la coppia Beukema – Casale se la cavò più che bene, salvo una piccola sbavatura di quest’ultimo in occasione del gol di Leao – complice la marcatura maldestra di De Silvestri.
A proposito di De Silvestri, il “sindaco” (soprannominato così) ha caricato l’ambiente nei giorni scorsi, definendo questo traguardo come uno dei picchi della sua decennale carriera, proprio perché legatissimo all’ambiente. Il dubbio più grande rimane, però, sul centravanti: Castro e Dallinga convivono da tempo con dei fastidi, ma uno dei due è costretto ad essere sacrificato per la finale scendendo in campo domani sera. In porta, inoltre, si potrebbe rivedere Ravaglia, dopo la nefandezza di Skorupski (una delle poche in stagione) con la Juventus; in questo finale ci può essere spazio per tutti ma soprattutto bisogno di tutti.
Dall’altra parte il Milan dovrà fare a meno di Rafael Leao per squalifica; oltre a lui assenti Fofana – obbligato al cambio forzato alla mezz’ora con il Genoa dopo un colpo al piede -, Sottil, Bondo e Abraham, il quale si è allenato regolarmente con il gruppo alla vigilia, ma non ha ancora digerito le scorie. Il vertice offensivo, dunque, sarà Santiago Gimenez, arrivato a Milanello con tutt’altre aspettative, si è ripreso nelle ultime settimane sempre subentrato dalla panchina. A proposito di delusione… il vero trascinatore del turnover per i meneghini sarà Joao Felix, senza ombra di dubbio l’acquisto più deludente del mercato faraonico invernale dell’intera Serie A. Sull’ex Barcellona, Chelsea e Benfica è ricaduta l’amarezza della gente, dopo che all’esordio aveva illuminato San Siro con un tocco sotto a battere Svilar per il tre a uno finale in Coppa Italia.
Il Milan balla una danza tutta sua, leggiadra con i singoli, disgregata con il collettivo, ma con la capacità di fare emergere le sue stelle in un batter d’occhio. È stato proprio questo il canovaccio della vittoria a Marassi: sotto fino al minuto settantaquattro, poi come per magia trovati sopra in appena tre minuti grazie alla rete di Leao prima e l’autorete di Frendrup nell’immediato successivo. Squadra che fa degli strappi il suo mantra, avente giocatori ad hoc per le transizioni lunghe, patendo qualcosina quando c’è da ripiegare.
Forse è proprio questo il motivo per cui Conceicao nell’ultimo mese ha variato il suo modulo, passando da un 4-2-3-1 a un 3-4-3 o 3-4-2-1, alleggerendo Theo e Jimenez dai compiti difensivi (oggi plausibile un turnover). Una difesa ora composta da tre centrali di spessore e stazza, un centrocampo arrembante per dar sfoggio a una trequarti cristallina alle spalle di un centravanti tipico, ma mai prestabilito. C’è chi pensa che il tecnico portoghese opti per un cambio radicale, altri invece ritengono sia inopportuno, motivo per cui verranno fatti solo degli aggiustamenti. Una stretta analogia tra le due formazioni risiede nei punti guadagnati da situazioni di svantaggio. Con il turno appena trascorso, il Milan ha superato la quota diciotto proprio del Bologna, i quali proprio nella gara d’andata di febbraio ribaltarono il vantaggio di Leao grazie alle reti di Castro e Ndoye nel secondo tempo.
Ad arbitrare la sfida il SIg. Livio Marinelli di Tivoli: cinque precedenti con i rossoneri, di cui quattro vittorie e un pareggio (0 a 0), maturato proprio a San Siro contro il Bologna nella stagione 2021-22. Con i rossoblù, invece, conta due sconfitte, due pareggi e tre vittorie, ultima delle quali contro l’Atalanta in questa edizione di Coppa Italia ai quarti di finale.
Foto: Bologna FC 1909