IL PRE-PARTITA DI BOLOGNA – EMPOLI
Reduci dal successo per tre reti a zero al Carlo Castellani – Computer Gross Arena, i rossoblù sono inebriati per una finale che manca dal 1974. Prima di questo però, è in programma una gara di ritorno – praticamente in bacheca – in cui i toscani sono chiamati a compiere un miracolo quasi insperato. Eppure, nella stagione 2001-02, in un ottavo di finale proprio contro il Bologna, i toscani andarono vicinissimi all’impresa. Il margine di tre reti (finì 1-4) in favore dei felsinei, per poco non fu colmato da una prestazione spumeggiante degli ospiti nella gara di ritorno che si imposero 3-1, non abbastanza però, per accedere al turno successivo.
Sudò freddo allora il Bologna; una squadra che oggi vola sulle ali dell’entusiasmo, perlopiù dopo la vittoria da sogno in extremis contro l’Inter nel giorno di Pasqua. Dall’altra parte c’è l’Empoli, una formazione la cui vittoria – nei tempi regolamentari – manca da inizio dicembre; da lì sei pareggi e dodici sconfitte, diventate tredici se considerata la gara d’andata di Coppa Italia. A differenza di come ci ha abituati la formazione di Vincenzo Italiano, l’impatto dei suoi è stato subito cristallino, con due occasioni nel primo giro di lancette e un doppio vantaggio nella prima mezz’ora. Partita in discesa e passaggio del turno incrementato quando Thijs Dallinga ha spinto da pochi passi il traversone di Ndoye per il tre a zero complessivo. Nell’ultima mezz’ora a più riprese il Bologna è andato vicino alla quarta rete, senza mai patire nulla se non facendosi trovare mal allineata sulla conclusione di Emmanuel Gyasi che è costata cara a Davide Calabria.
Dopo tre settimane di stop il terzino di scuola rossonera è tornato a disposizione all’antivigilia, allenandosi a pieno regime (oltre a lui anche Skorupski). Italiano ha fatto intendere come qualche modifica ci sarà, ma non è intenzionato a stravolgere lo scacchiere iniziale, anche per dare una giusta impronta e importanza alla partita, comunque da disputare. L’Empoli, invece, ha ben altro a cui pensare: al momento la classifica lì condanna alla retrocessione assieme a Venezia (davanti per differenza reti) e Monza fanalino di coda. I lagunari, però, sono in ripresa, a differenza di squadre come Lecce, Parma ed Empoli stesso completamente in caduta libera dopo lo scorcio iniziale in cui sono state osannate forse più del dovuto.
Il pari di domenica nello scontro diretto casalingo con il Venezia ha tenuto accese le speranze per la salvezza seppur la sfida in sé sia stata un continuo saliscendi di emozioni. La rete di Anjorin in risposta immediata a quella di Busio ha salvato i ragazzi di D’Aversa, rimanendo ancorati a quota 25 a una sola distanza dal Lecce, salvo. Come anticipato dallo stesso tecnico dei toscani, sarà importante rimanere ferrei in ottica campionato, essendo già consapevoli dell’ottimo percorso in Coppa Italia. In Coppa, infatti, i numeri realizzativi sono strabilianti e altisonanti se confrontati con la Serie A: quattro gol al Catanzaro, due a Torino e Fiorentina e uno alla Juventus prima di chiudere a zero con i rossoblù.
Di fronte il Bologna, una squadra che ha dovuto valicare lo scoglio Atalanta prima di giungere a questa semifinale, avendo il pronostico dalla propria parte. Zero reti incassate in Coppa Italia tra Monza, Atalanta ed Empoli, con la possibilità di presentarsi a Roma in finale con la porta intatta dopo che nelle precedenti stagioni in casa si ricordano non pochi nubifragi. Nonostante l’esito dell’andata abbia indirizzato decisamente il doppio confronto, l’entusiasmo della pletora bolognese persiste al Dall’Ara con le due curve (San Luca e la Bulgarelli) al completo.
Arbitro della sfida il Sig. Matteo Marcenaro della sezione di Genova; mai vittoriosi con lui i toscani, usciti sconfitti grazie al capolavoro di Dimarco la passata stagione dopo i precedenti quattro pareggi con Verona, Torino e Milan. Con gli emiliani, invece, soli due i trascorsi, entrambi terminati in parità, con Verona e Napoli due stagioni fa.
Foto: Bologna FC 1909