Oltre La Curva
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Canale 88 DTT
Durante la puntata di “Club Bologna” di ieri abbiamo avuto il piacere di condividere lo studio con Derrick Marks (guardia americana della Tramec Cento) e Giulia Artoni (addetta stampa della società biancorossa).
Usando una metafora pugilistica, il Bologna ha lavorato ai fianchi il Sassuolo per gran parte della gara, di contro, i neroverdi, hanno tentato qualche colpo di sbarramento nei primi 25 minuti con Traorè, alto sopra la traversa e con Pinamonti, parato da un ottimo intervento di un attento Skorupski.
Il calcio è uno sport meraviglioso perché concede di poter recriminare circa un episodio, anche quando la partita finisce con un scarto di cinque reti; inutile girarci intorno: la fischiata del sig. Colombo contro Lucumì con annesso cartellino giallo, ha contribuito in modo palese ad invertire il trend di una gara che invece viaggiava su binari di assoluta incertezza.
Come da copione Juric è rimasto l’unico “dentista” della serie A: Gasperini sta mutando il suo modo di interpretare le partite e immagino che a breve lo farà anche il tecnico croato ma ieri, il suo Torino, ha giocato come al solito anche se la pressione non ha del tutto portato i frutti da lui sperati: c’è una statistica che inchioda la partita su ciò che è venuto solo parzialmente ai granata e riguarda i passaggi concessi agli avversari nella metà campo difensiva avversaria prima di recuperare palla (PPDA); ebbene, i granata hanno lasciato una media di 15,05 passaggi ai rossoblu prima di riconquistare il possesso mentre, di contro, il Bologna ha impiegato “soltanto” 11,26 passaggi per fare altrettanto: gli abbiamo rubato l’idea?
Partita condotta con una certa autorevolezza dai rossoblu che per buona parte del primo tempo, attraverso un palleggio sicuro e preciso, hanno tolto certezze ad un avversario che solitamente, fa di questo fondamentale la base delle proprie partite: prima con Stroppa poi con Palladino, il Monza sul palleggio ha più volte dimostrato di essere una formazione ben organizzata, costruita da calciatori di buona tecnica; sono altri, semmai i difetti dei brianzoli evidenziati anche ieri sera.
Nella conferenza stampa di sabato Thiago Motta ha dichiarato cose riguardanti alcuni concetti del “suo” calcio che fino ad oggi non aveva ancora specificato in pubblico e più precisamente: ” cercare, senza palla, di orientare l’avversario come abbiamo provato a fare e da quando sono arrivato ed è quello che vogliamo fare sempre”; nel primo tempo è stato impossibile sviluppare questa strategia per la totale mancanza di palleggio degli avversari, che si sono consegnati tatticamente ai rossoblù ( 70% di possesso Bologna!), nella ripresa il possesso palla si è quasi ribaltato ma fortunatamente il risultato era già fortemente condizionato ed in effetti alcune “trappole” per fare scattare alcune ripartenze si sono viste.
Quarta partita e ancora qualcosa dentro che fino ad oggi non si era visto: nella gara contro la Samp, nonostante una prova generalmente modesta, la squadra ha cercato di tanto in tanto qualche verticalizzazione direttamente sugli attaccanti o sul terzo uomo di rincorsa; ieri sera si è vista invece una risalita del campo meno diretta e più manovrata, con il coinvolgimento di tanti calciatori a cucire la trama offensiva, con una buona occupazione degli spazi nella metà campo avversaria ed una discreta propensione al tiro.