Bologna: inizia il ritiro a Valles, ma il mercato non decolla
Bologna: inizia il ritiro a Valles, ma il mercato non decolla
Canale 88 DTT
Bologna: inizia il ritiro a Valles, ma il mercato non decolla
Ci hanno scartavetrato i maroni per un po’ di giorni sul fatto che Doig del Verona – a parere di alcuni il terzino sinistro più forte al mondo visto la morbosa attenzione verso questo giovane virgulto scozzese – si dovesse assolutamente acquisire entro le 24 del 30 giugno, per le difficoltà del presidente del Verona Setti a chiudere il bilancio.I contratti per i calciatori mediamente giovani, vengono solitamente spalmati sui quattro massimo cinque anni (oltre i cinque non si può per regolamento), ma è anche vero che la media di permanenza di un giocatore in una squadra solitamente è inferiore, fatto salve alcune eccezioni.
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine…
Con il termine della stagione 2022-2023, in cui il Bologna femminile ha festeggiato l’approdo in Serie B con quattro turni d’anticipo, il Club rossoblù – che sarà guidato dal confermato Simone Bragantini – saluta 12 giocatrici.I contratti per i calciatori mediamente giovani, vengono solitamente spalmati sui quattro massimo cinque anni (oltre i cinque non si può per regolamento), ma è anche vero che la media di permanenza di un giocatore in una squadra solitamente è inferiore, fatto salve alcune eccezioni.
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.
Conferenza stampa di fine stagione di coach Scariolo, domanda sul ridimensionamento del budget in casa Virtus, risposta del diretto interessato..
I contratti per i calciatori mediamente giovani, vengono solitamente spalmati sui quattro massimo cinque anni (oltre i cinque non si può per regolamento), ma è anche vero che la media di permanenza di un giocatore in una squadra solitamente è inferiore, fatto salve alcune eccezioni.
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.
In questi giorni il dibattito attorno al Bologna non si smuove dai mancati rinnovi di Orsolini e Dominguez: la differenza delle due situazioni è talmente risibile che il concetto si può allargare praticamente a tutte le situazioni dei calciatori in scadenza.
I contratti per i calciatori mediamente giovani, vengono solitamente spalmati sui quattro massimo cinque anni (oltre i cinque non si può per regolamento), ma è anche vero che la media di permanenza di un giocatore in una squadra solitamente è inferiore, fatto salve alcune eccezioni.
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.
“Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore…”
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.
La finalie di Champions League come spesso capita, non è stata giocata al meglio tecnicamente dalle squadre, ma è stata certamente avvincente: soprattutto il City non ha prodotto ciò che di meglio riesce a fare ma è stato capace ad adeguarsi alla partita che si è venuta a creare ed è uno dei tanti meriti da aggiungere al curriculum di Guardiola.
Thiago Motta ha dimostrato di essere un ottimo allenatore, ma un pessimo comunicatore; oggi sta sui maroni un po’ a tutti: vediamo di riordinare gli avvenimenti.
Che fra Thiago Motta e i giornalisti non corresse buon sangue era il segreto di Pulcinella ma che un allenatore si permette di litigare in una conferenza stampa post partita dopo una vittoria che ha sancito il record di punti dell’era Saputo, invece di gòdersela, bisognerebbe sassarlo via, che sarebbe meglio, rescindere e prendere Ranieri, che così normalizza tutto.
Nella Lecce di fine primavera solitamente i nasi salentini si inebriano del profumo di pesce fresco e del caffè Quarta, che invadono i vicoli del centro storico.
Da una settimana, però, in città persiste l’odore acre dei botti e dei fumogeni che senza sosta celebrano la permanenza in serie A della squadra di Baroni, dopo la vittoria in extremis a Monza.
Il rigore parato da Falcone prima, quello realizzato da Colombo poi, hanno fatto dei due giocatori gli eroi di questa salvezza.